BRINDISI – Approda in Regione il caso della donna colta da malore nell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, due giorni fa, e soccorsa da un’ambulanza del 118 partita da Mesagne. A intervenire sulla vicenda sono stati Francesco De Biasi, presidente de “La puglia prima di tutto”, e Salvatore Negro, presidente del gruppo consiliare regionale dell’Udc.
«Se non fosse che la vicenda poteva anche avere risvolti drammatici, si potrebbe raccontarla quasi come fosse una barzelletta – ha commentato De Biasi – Com’è possibile che un cittadino colto da malore in uno dei più grandi ospedali della regione non sia soccorso in loco ma debba attendere l’arrivo di un’ambulanza del 118? Peraltro, un’ambulanza che è partita da Mesagne, neanche da Brindisi. Per essere ligi al regolamento si è messa a repentaglio una vita umana. È tempo che i dirigenti delle Asl, di concerto con la Regione, intervengano per trovare una soluzione: avere un malore in ospedale deve essere un vantaggio, non una beffa che rischia di diventare dramma».
Negro, invece, ha presentato un’interrogazione in consiglio con la quale ha chiesto al presidente della Regione, Nichi Vendola, e all’assessore alla sanità, Elena gentile, lumi sulla vicenda. «Appare ingiustificato agli occhi del cittadino che le pratiche burocratiche impediscano a un ambulanza e al personale medico di intervenire con immediatezza di fronte a una persona che sta male. Tale comportamento, pur rispettoso delle procedure, può mettere a rischio la salute e finanche la vita di una persona. Quanto accaduto è molto grave – ha commentato Negro – Vogliamo sapere con esattezza cosa prevede il protocollo del servizio sanitario pugliese in casi di emergenza come quello verificatosi nell’ospedale di Brindisi; se in presenza di una persona in difficoltà si possa derogare alle norme dello stesso protocollo e quali provvedimenti eventualmente si intendano assumere se si dovesse verificare che in tale occasione vi erano gli estremi per prestare le immediate cure alla donna e successivamente avvertire la centrale».
BrindisiOggi
“Il buon senso è la cosa meglio distribuita nel mondo: ciascuno infatti pensa di esserne così ben provvisto che perfino quelli che più difficilmente si accontentano di ogni altra cosa non ne desiderano più di quel che ne hanno” (Cartesio).
Protocollo del servizio sanitario pugliese a prescindere,in una simile circostanza non doveva prevalere il “buon senso”?