BRINDISI – Nessuna sanatoria sulle bonifiche. Il rischio, peraltro fondato, che le transazioni sottoscritte tra coloro che hanno inquinato e i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico potessero aprire la strada all’aggiramento del principio del “chi inquina paga” è stato sventato grazie all’accoglimento, da parte della Camera dei Deputati, di un emendamento correttivo, il cui primo firmatario è stato Ermete Realacci, ex presidente di LegAmbiente, che recepisce la condizione posta dalla Commissione Ambiente della Camera nel parere al decreto Destinazione Italia.
Tra i firmatari c’è anche la deputata brindisina del Pd Elisa Mariano che spiega: «L’emendamento accolto in data odierna, frutto anche del confronto costruttivo con i colleghi dei 5stelle e di Sel, specifica che la soppressione dell’onere reale per i fatti antecedenti all’accordo di programma è assoggettata alla certificazione, da parte dell’Arpa, dell’avvenuta bonifica e della messa in sicurezza dei siti inquinati. Gli eventuali fondi previsti potranno essere utilizzati esclusivamente per favorire nuove attività produttive e non per le bonifiche, soprattutto da parte dei responsabili dell’inquinamento. Ci consideriamo soddisfatti di questo risultato importante – continua l’onorevole Mariano – grazie al quale sarà possibile cambiare passo rispetto all’annoso tema del risanamento ambientale dei siti inquinati di interesse nazionale, nel sacrosanto rispetto del “chi inquina paga”. Tuttavia non possiamo non sottolineare che avremmo preferito che temi così delicati fossero trattati in norme ad hoc e non in decreti così disomogenei per materia».
La speranza è che si possa scrivere davvero la parola fine a questa vicenda nel modo che tutti quanti si aspettano, quello prospettato dall’onorevole Mariano quando ribadisce più volte il principio del “chi inquina paga”, dopo le tante brusche frenate che l’iter dei vari provvedimenti in materia ha dovuto subire, senza alimentare più i dubbi di inciuci incrociati sulla pelle della popolazione e di lobby di potere al di sopra di tutto e di tutti.
BrindisiOggi
Commenta per primo