
BRINDISI- La fine dello Stato sociale non è solo uno slogan elettorale. Da gennaio prossimo chiusi diversi servizi sociali. Cancellato il servizio di assistenza scolastica e domiciliare ai sordo muti, e fine del trasporto scolastico ai ragazzi disabili. La Provincia non avrà più la competenza, i soldi non ci sono visto i tagli e soprattutto il governo non ha stabilito quale ente garantirà questi servizi. L’allarme è stato lanciato dallo stesso assessorato provinciale ai servizi sociali in una conferenza stampa alla presenza anche delle associazioni che si occupano di persone affette da queste patologie. L’assessore al ramo Mingolla ha assicurato che questi servizi ci saranno solo sino al 31 dicembre e che grazie ad alcune risorse, veramente poche della Regione, si potrà coprire i primi due mesi del 2013 ma poi ci sarà il vuoto. Come faranno i ragazzi disabili ad andare a scuola? Come faranno i videolesi a vivere la quotidianità, dalla scuola alla casa. Ci sono ragazzi che grazie a questi servizi si sono potuti laureare, hanno potuto esercitare un diritto sancito dalla Costituzioni, quello dell’istruzione. A questo si aggiunge anche il fattore occupazionale, con l’eliminazione dei servizi, non ci saranno più operatori. “Il governo ha tolto i soldi e le competenze- ha spiegato Mingolla- ma non ha detto chi e come deve garantire questo servizio. il Decreto Legge 95/2012 poi 135/2012 hanno determinato a carico delle Province ulteriori e pesantissimi tagli ai trasferimenti sociali pari a 2.300.000 euro per il 2012 e 4.600.000 euro per il 2013. Inoltre, l’art.17 del citato decreto, a seguito dell’accorpamento, soppressione o riordino delle Province, non prevede più alcuna competenza per le Amministrazioni provinciali in tema di servizi sociali. Bisogna fare fronte comune tutti insieme dall’Ambito territoriale al Comune”.
Il rischio è l’emarginazione di questi cittadini
Lu.Po.
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