LATIANO – Spendere 3 euro per comprare un biglietto del gratta e vinci e vincerne 200mila. Oltre a essere, probabilmente, uno dei sogni più ricorrenti nei sonni di tutti gli italiani, è accaduto davvero, stamattina, a Latiano. In realtà, la spesa è stata di 9 euro ma la sostanza cambia davvero di poco. Un giovane disoccupato, non si hanno altri dettagli sull’identità del fortunato vincitore per tutelarne la privacy, è entrato, intorno alle 10 nella ricevitoria numero 2 di piazza Umberto I 24 e ha chiesto ai titolari, Annamaria Spinelli e suo marito Crocifisso Di Tommaso, due biglietti da 3 euro l’uno di uno degli innumerevoli concorsi creati sul modello del gratta e vinci, il “Superportafortuna”, l’ultimo nato nei concorsi a premi di questo tipo, vecchio di appena due settimane. Il nome del gioco non poteva essere più azzeccato di così: dopo aver grattato i primi due tagliandi, con una vincita di 12 euro, l’uomo ha deciso di reinvestire una parte della somma in un terzo biglietto. Ricevuto dalle mani della donna il cartoncino, il giocatore s’è appoggiato a una mensola presente nella tabaccheria usata proprio per grattare i biglietti. Pochi secondi dopo, l’esercente si è sentita avanzare un’insolita richiesta: «Per favore, potresti controllare tu? Credo che io non ci stia vedendo bene». Le regole del concorso sono molto semplici: grattando le patine metalliche presenti sul tagliando, si scoprono le somme di denaro sottostanti; per vincerle bisogna che vengano fuori tre cifre identiche sul totale di quelle presenti sul biglietto. La tabaccaia, in un primo momento stranita dalla richiesta del cliente, ha esaminato il pezzo di cartoncino colorato: dopo una prima occhiata ha capito benissimo il disorientamento del giocatore, tanto che anche lei ha dovuto più volte seguire col dito sul tagliando i tre 200mila che comparivano stampati sotto la patina metallica, segno della pesante vincita del disoccupato. Quando i dubbi su quanto riportato sul biglietto si sono completamente diradati, l’uomo ha potuto festeggiare la gran fortuna, per usare un eufemismo, che gli è capitata, contenuta solo dalla volontà di preservare la sua privacy. Non è la prima volta che la ricevitoria numero 2 di Annamaria Spinelli viene baciata dalla fortuna: qualche anno addietro si registrò, sempre grazie a un gratta e vinci, una vincita di 100mila euro. Se la statistica significa qualcosa, il trend preso da questo esercizio in fatto di vincite ai gratta e vinci comincia a farsi davvero interessante.
Maurizio Distante
speriamo che ne faccia buon uso edia lavoro a qualciuno
Tanti auguri perche’ e’ un disoccupato che finalmente puo’ tirare un sospiro di sollievo.AUGURI.