La bonifica dell’area “Micorosa”, la bomba ecologica che da anni custodisce i fanghi della lavorazione dell’ex Petrolchimico, il completamento dell’impianto fognario della zona Industriale con il ripristino del depuratore, la bonifica di discariche abbandonate contenenti rifiuti pericolosi e delle aree situate a ridosso del Villaggio San Pietro, la realizzazione di barriere idrauliche per fiume Piccolo e fiume Grande nei punti più critici della falda. Queste le priorità che sono state stabilite in un vertice convocato dal sindaco di Brindisi alla presenza del presidente dell’Asi Marcello Rollo e del sub-commissario della Provincia di Brindisi Pietro Massone in merito agli interventi di bonifiche dopo l’emendamento approvato dal governo, che oltre i 40 milioni di euro già stanziati per Micorosa , prevede 25 milioni di euro per l’area Sin di Brindisi oltre alla restituzione delle risorse che sono state versate negli anni passati dalle aziende brindisine. Soldi prima scomparsi, ed oggi fortunatamente tornati alla luce.
Circa otto i punti che saranno portati domani a Roma presso il ministero dell’Ambiente, dove durante un incontro il sindaco comunicherà al direttore generale dello stesso dicastero, avvocato Pernice, quali sono le priorità per la città di Brindisi per interventi in materia ambientale ed anche per rimettere in movimento il comparto industriale brindisino attraverso la disponibilità di nuove aree dove realizzare nuovi insediamenti produttivi.
Inoltre nella riunione di oggi il presidente dell’Asi ha sollecitato la Provincia a firmare il verbale della conferenza dei servizi nel quale si stabilisce la restituzione agli usi legittimi di 20 lotti della zona industriale che a quanto pare non sarebbe inquinati, ma comunque bloccati da anni. Allo stato attuale mancherebbe solo la firma del dirigente dell’ente provinciale.
BrindisiOggi
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