BRINDISI- Vertice al Ministero dello Sviluppo economico sulla crisi del termoelettrico le organizzazioni sindacali FILCTEM/CGIL, FLAEI/CISL, UILTEC/UIL di Brindisi scrivono alle segreteria nazionali in vista dell’incontro di domani a Roma per sottoporre alla loro attenzione anche le problematiche che vivono i lavoratori delle centrali termoelettriche Edipower ed Enel di Brindisi.
La Centrale Edipower a carbone è ferma da oltre 18 mesi e da settembre 2013 con una nuova procedura di VIA e AIA che supera il Decreto ottenuto nel 2012 e riavvia l’iter per lo smontaggio dei Gruppi 1 e 2, ormai fermi e privi di autorizzazioni dal 2001, l’ammodernamento impiantistico del Gruppo 3 per realizzazione del un nuovo assetto produttivo in co/combustione (carbone/CSS). Per i Lavoratori da Dicembre 2013 è stato sottoscritto, per un anno, un Contratto di solidarietà difensiva.
“Sul territorio i lavoratori diretti e dell’indotto sono fortemente preoccupati dal protrarsi dei tempi per l’iter autorizzativo, in particolare per la Centrale Edipower che bisognerebbe, invece, ridurre per dare certezze al mondo del lavoro”, scrivono i sindacati brindisini.
Per la Centrale ENEL, è stato emesso un decreto AIA da circa 2 anni e dopo una serie prescrizioni previste, sono state realizzate opere per il contenimento delle emissioni, in particolare per la riduzione delle polveri e avviata la fase di cantierizzazione per la copertura del parco carbone. Così come previsto dallo stesso decreto, siamo in piena procedura di verifica AIA per valutare l’efficacia degli interventi. La Regione Puglia ha formalmente chiesto al Ministero dell’Ambiente di riaprire la procedura e inserire la valutazione del danno sanitario.
“Crediamo che per gli impianti di Brindisi- continuano le organizzazioni sindacali- che rispondono a queste caratteristiche, si devono studiare in ogni ambito, anche quello interministeriale Sviluppo Economico e Ambiente, le innovazioni sempre più spinte per adottare le migliori tecnologie disponibili, per ricercare in maniera continuativa marcate compatibilità ambientali, per migliorare ulteriormente l’impatto ambientale e allo stesso tempo garantire i livelli occupazionali diretti e dell’indotto. Un contributo fondamentale in tale ambito può essere svolto attraverso adeguati investimenti dal Centro Ricerca ENEL di Brindisi”.
BrindisiOggi
In tutta Italia ci sono diverse centrali termoelettriche che rappresentano un bel grattacapo per chi, a Roma ma anche sul territorio, deve decidere il loro futuro.