BRINDISI- Arriva a Brindisi Lorenzo Cesa nelle stesse ore in cui fanno eco le parole di Pierferdinando Casini: “lascio il sogno centrista e torno con Alfano e Forza Italia”, il leader dell’Udc non ci crede più, lascia quello che sarebbe dovuto essere il terzo polo. A Cesa il compito di ricreare entusiasmo su un progetto che ha perso colui che lo aveva creato. Il segretario nazionale dell’Udc arriva nella terra in cui il suo partito si è svuotato dopo l’adesione del centrista Massimo Ferrarese al Nuovo centrodestra di Alfano. Qualcuno però è rimasto tanto da ufficializzare oggi la nomina di commissario cittadino di Brindisi Paolo Chiantera, che dopo qualche anno nel Pdl torna nella sua casa democristiana, con lui Lino Ostuni, Paola Baldassarre e Abele Carruezzo, tra il pubblico anche l’ex consigliere Pd, poi candidato nella lista Udc, Zongoli.
“L’Udc esiste e vegeta- afferma Cesa- ma la nuova legge elettorale porterà l’Italia a un sistema bipartitico, bisogna riorganizzare il tutto in due aree, il partito popolare europeo dove ci siamo noi e il partito socialista europeo”. Insomma il percorso è ormai segnato dalla nuova legge elettorale che lascia fuori i piccoli partiti, che diventano correnti delle due grandi forze politiche. E questo potrebbe essere il destino anche dello scudo crociato.
Sull’emorragia nell’Udc a Brindisi Cesa getta acqua sul fuoco non attacca Ferrarese ma gli augura buon lavoro per il nuovo progetto con Alfano. Cosa resta dell’Udc a Brindisi? “Una rete di persone- afferma il segretario- di consiglieri comunali che vogliono riorganizzare il partito e creare un percorso per aggregare coloro che si riconoscono nei nostri ideali”.
La visita di Cesa si inserisce nel percorso per il nuovo congresso nazionale che si celebrerà a Roma i prossimi 21, 22 e 23 febbraio.
Tra gli interventi si registra quello polemico di Paola Baldassarre, ex vice sindaco di Brindisi in quota all’Udc. Lei che un anno fa si è dimessa dal suo incarico, non prima di aver presentato una denuncia in questura. “ Sono stata minacciata e mi hanno lasciato sola- afferma pubblicamente l’ex vice sindaco- e questo sindaco è il peggiore che si sia mai visto a Brindisi”.
Lu.Po.
Ma di cosa vi meravigliate,in politica tutto e’ permesso,alla faccia di chi non ci crede,e questi Signori con militanza parlamentare di ultra 30 anni
sanno prevedere mosse e contromosse future pur di
salvare per prima cosa il loro C….o,e poi si vedra’.
Casini da buon scacchierista della situazione,e per non fare la stessa fine di FINI,ha gia’ programmato il
suo ombrello primaverile,e da buon furbacchione si sta’
gia’ accasando o con Ncd o con Forza Italia,per lui
pari sono e nel frattempo si diletta con lo scacchiere.
Parlamentare Europeo o Senatore a Vita,e personalmente
gli darei una ZAPPA per fargli assaporare il sudore vero di chi stenta a portare a casa una giornata per
sfamare la propria famigli. Lui invece va’ alla ricerca di assicurarsi un’altro vitalizio.
Sul piano prettamente politico:
da diversi mesi, sistematicamente, Pierferdinando Casini afferma nelle interviste che l’esperienza dell’Udc e del “terzo polo” è oramai finita:
ma, a stretto giro di posta, giunge subito la smentita di Cesa (che dell’Udc è il Segretario Politico e non un “pinco pallino” qualsiasi) che dice sempre “L’UDC E’ VIVO E VEGETO”.
Bene, delle due l’una:
o è un “gioco delle parti” (magari ben concordato: i due hanno esperienza trentennale nella peggiore diccì doppiogiochista)
oppure sono in netto contrasto il Segretario ed il leader del partito (Casini, appunto).
Dimenticavo la curiosa consonanza fra Cesa e qualche esponente locale (“Casini ha solo detto la sua: deciderà il Congresso che celebreremo”).
Ed infine: i sondaggi danno l’Udc a quanto?
Grazie
“Non esiste, per i politici una questione morale.”
Forse è così caro Francesco.
Ma per noi elettori esiste, eccome se esiste!
Ricordo a me stesso, ed a tutti, che il politico in questione difese strenuamente un “suo” Parlamentare
-Cesa, oggi come allora, è Segretario Nazionale dell’Udc-
pizzicato con droga e prostitute in un albergo romano.
(particolari: il “festino” consumato in albergo ebbe un epilogo in pronto soccorso dove finì una prostituta che poi accussò il deputato; non è mai smentita del tutto la ipotesi che altri politici partecipassero al party; …mi fermo qui, sennò rischio ritorsioni)
La difesa -immediata- consisteva in questo ragionamento: bisogna comprendere questi uomini…si trovano lontani da casa…occorre capirli.
Io, oggi come allora, stento a credere che davvero fece tale dichiarazione. Eppure è la realtà.
Piccolo ulteriore particolare: quello del 93 non fu esattamente il primo guaio giudiziario del Segretario Udc Lorenzo Cesa.
Auguri ai nuovi responsabili di questo glorioso partito.
Già proprio lui.
Ma siccome il reato fu prescritto è come se non fu mai commesso. Non esiste, per i politici una questione morale.
Quali numeri????quelli del tramontato laboratorio???
Ma Cesa non è quello che fu arrestato nel 93?
(dopo due giorni di latitanza, frallaltro)
E’ lui o un omonimo?
Grazie.
Ci misureremo presto…poi parleranno i numeri…