SAN PIETRO VERNOTICO- Dopo sei anni giunge l’epilogo giudiziario della triste storia di Lorenzo Caputo, l’uomo che nel 2006 perse la vita cadendo da un carro allegorico durante la sfilata di Carnevale a San Pietro Vernotico. Per quella morte furono imputate 10 persone: il sindaco di allora Gianpiero Rollo, Rosario Perrone ideatore, costruttore e creatore del carro, Antonio Martellotta conducente del mezzo e tutti i componenti del consiglio direttivo della Proloco di San Pietro che avevano organizzato l’iniziativa (Salvatore Bruno, Lorenzo Cuomo, Marcello De Giuseppe, Bruno Piccinno, Ercole Conte, Adolfo Greco e Cosimo Romano). Gli imputati erano accusati a vario titolo di aver permesso a Caputo di stazionare su un rimorchio in movimento senza apporre alcuna protezione sui bordi laterali, e di aver omesso di sottoporre i carri partecipanti all’esame della commissione di vigilanza pubblici spettacoli. Dopo un lungo dibattimento durante oltre sei anni, oggi arriva la sentenza del giudice del tribunale di Brindisi della sede distaccata di Mesagne che condanna uno solo degli imputati, Rosario Perrone come ideatore, costruttore creatore del carro, a 6 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e il risarcimento dei danni ai familiari di Caputo. Assolti invece tutti gli altri, compreso l’ex sindaco di San Pietro Vernotico Gianpiero Rollo, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, per non aver commesso il fatto.
Lu.Po.
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