LATIANO – Non ci sono molti dubbi in merito alle cause dell’incendio divampato nel tardo pomeriggio di oggi nella residenza estiva di un geometra latianese, Federico Mingolla. La natura dolosa dell’evento è confermata dai rilievi effettuati dai vigili del fuoco che hanno trovato alcune finestre rotte e dei dispositivi incendiari, simili a bottiglie molotov, all’interno delle stanze. Un altro dettaglio, non di secondaria importanza, è che la casa di campagna del geometra Mingolla è stata interessata da un altro incendio una manciata di giorni fa: in quell’occasione, l’origine delle fiamme venne imputata a un cortocircuito innescatosi dai contatti di uno scaldabagno. In entrambi i casi, l’allarme è stato lanciato da una pattuglia della Vigilnova. Le guardie giurate hanno ricevuto la chiamata dalla centrale e, una volta giunti in contrada Fieu presso la casa del geometra, hanno eseguito un’ispezione perimetrale della villa. Notato del fumo che veniva fuori dalle finestre rotte, i vigilantes hanno allertato i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. Sul posto si sono recati anche i carabinieri della stazione di Latiano per raccogliere elementi e testimonianze utili a scoprire eventuali esecutori e mandanti di quello che sembra, a tutti gli effetti, un atto intimidatorio. Mingolla è molto conosciuto in paese anche per il suo impegno nel sociale con l’Ail, l’associazione italiana leucemie.
Maurizio Distante
Commenta per primo