BRINDISI- Sarà «Il Visitatore» di Éric-Emmanuel Schmitt, protagonista della scena sul palco del Nuovo Teatro Verdi , martedì 28 gennaio . Un dialogo sull’amore, la religione, la libertà, la storia, il senso della vita, insomma, sui massimi sistemi, tra il padre della psicoanalisi Sigmund Freud e un visitatore inaspettato. Sulla scena due grandi attori, Alessandro Haber e Alessio Boni.
Con questo appuntamento la Fondazione avvia l’iniziativa biglietti «Last minute» (segnalata sul sito ufficiale), che consente al pubblico di acquistare, il giorno stesso dello spettacolo e per un numero limitato di posti, il biglietto a un prezzo decisamente scontato (10 € in qualsiasi settore). Per «Il Visitatore» sono disponibili, fino a esaurimento, 20 posti.
Tutto si svolge dentro la cornice storica della tragedia del nazismo. È la sera del 22 aprile 1938, nella Vienna occupata dai nazisti, in Bergstrasse 19, nello studio di Sigmund Freud, interpretato da Alessandro Haber, il celebre psicanalista attende solo e disperato notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo, quando dalla finestra entra un inatteso visitatore, interpretato da Alessio Boni, un vagabondo con fare da matto (quasi il fool shakespeariano) disposto a intavolare con Freud una conversazione, rivelandogli a poco a poco di essere Dio.
Freud non crede in Dio, Dio non crede a Freud, ma entrambi guardano dalla stessa finestra la malattia dell’uomo, la pazzia del mondo che procede verso la catastrofe dell’autodistruzione. I due sanno di non avere fiducia l’uno nell’altro, ma Dio sceglie Freud perché «non c’è niente di più noioso che conversare con un ammiratore». I due danno vita a un serrato corpo a corpo verbale, un duello di opinioni, di pensieri, di concetti, che sollevano dubbi, riflessioni, ripensamenti. La violenza del nazismo non conosce limiti e Freud rimprovera a Dio di aver abbandonato l’uomo al proprio destino. Ma è Dio a sentirsi tradito dalla sua stessa creatura, alla quale ha regalato la vita e il libero arbitrio, e che si è lasciata sopraffare con facilità dalla superbia. Due mondi a confronto, fede e ragione, due universi così lontani che dialogano senza risparmiarsi nulla.
Sfiniti ed esausti dalla contesa, i duellanti si sciolgono in lacrime e abbracci nella condivisione dell’altezza e della maestosità ineguagliabile della musica di Mozart, emozione che per entrambi sfiora vertigini indescrivibili. Freud resta aggrappato al suo scetticismo, ma Dio lo trafigge beffardamente: «hai sempre pensato che la vita fosse assurda, stasera hai capito che è anche misteriosa».
Una commedia brillante, giustamente leggera, a tratti commovente, esilarante, che fa sorridere ponendo quesiti seri, esistenziali, che riguardano tutti noi. Nel cast ci sono anche gli attori Francesco Bonomo e Nicoletta Robello Bracciforti, la regia è di Valerio Binasco e le musiche di Arturo Annecchino. Le scene sono di Carlo De Marino e i costumi di Sandra Cardini. Lo spettacolo è una produzione Goldenart.
Si comincia alle ore 20.30
Durata: 100 minuti, atto unico
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it e tel. (0831) 229230 – 562554
BrindisiOggi
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