Ncd, Ferrarese organizza il partito nel Salento e sulla legge elettorale: “No alle liste bloccate”

ROMA-  Dopo le nomine primo coordinamento  nazionale del Nuovo centrodestra con i responsabili regionali. Il partito di Alfano si organizza. A rappresentare il Salento al tavolo dei lavori a Roma il brindisino Massimo Ferrarese che interviene sulla nuova legge elettorale in discussione in queste ore dopo l’incontro tra Renzi e Berlusconi.

“I cittadini non vogliono più sentir parlare di listini o listoni bloccati ma eleggere e scegliere il proprio rappresentante in Parlamento- afferma Ferrarese- a nulla serve cambiare una legge se si tralascia la parte più importante e cioè la necessità, da parte dei cittadini, di poter scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Sappiamo che per il resto la legge va bene a tutti e che poco o nulla importa alla gente delle percentuali di sbarramento, ma votarla senza preferenze, cosi come proposta da Renzi e Berlusconi, è una grande presa in giro e un ritorno al passato dando la possibilità a pochi intimi di decidere sulla testa degli italiani. Se continuassero  a giocare contro la chiara volontà di tutti, sia chiaro, saremmo tutti al fianco del Presidente Alfano per una grande battaglia”.

Ferrarese è alla prese negli ultimi giorni con l’organizzazione del partito nell’area ionico-salentine. L’intenzione del leader dei centristi è quella di organizzare dei comitati in ciascuna provincia. Intanto dopo la sua nomina a vicario sembrano essersi distesi anche i rapporti tra l’area centrista ed ex Pdl che convivono in provincia di Brindisi nel nuovo partito di Alfano. Clima più disteso tra le due componenti. E proprio nella giornata di domani si terrà un incontro a Francavilla Fontana, comune al voto, tra gli ex centristi e gli ex azzurri. Un primo incontro dopo la dichiarazione di Mimmo Bianco (Noi centro) di abbandonare l’alleanza con il centrosinistra e aprire un dialogo con il centrodestra. Decisione che ha fatto riavvicinare anche i quattro Pdl che sino a qualche settimana fa avevano aperto una vera e propria guerra fredda contro i sostenitori di Ferrarese.

 BrindisiOggi

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