BRINDISI- Cardiopatico bloccato nell’unico ascensore dell’ospedale Perrino di Brindisi funzionante, il paziente si sente male e con lui anche l’ascensorista. Ci sono voluti 25 minuti per liberare i malcapitati e non sono mancate le scene di panico.
E’ accaduto di nuovo, erano le 17.30 di questo pomeriggio quando è scattato l’allarme. Un paziente cardiopatico accompagnato dall’ascensorista è rimasto bloccato nell’unico elevatore “funzionante a pieno regime” del nosocomio brindisino. L’uomo doveva raggiungere il reparto di cardiologia. All’improvviso un forte rumore e l’ascensore si è fermato tra un piano e l’altro.
E’ stato subito panico, l’uomo sofferente ha cominciato a sentirsi male e l’ascensorista dal canto suo non sapeva come intervenire. Sul posto sono arrivati i tecnici della ditta Kone che si occupa della manutenzione, con loro anche il direttore sanitario Antonio Piro. Ci sono voluti ben 25 minuti per liberare il paziente e l’ascensorista che si è subito rivolto alla polizia per sporgere denuncia.
Nel frattempo la direzione dell’ospedale ha vietato l’uso dell’ascensore difettoso, un divieto solo verbale visto che non è stato prodotto nessun documento ufficiale.
Continua così lo scandalo degli ascensori rotti al Perrino, una serie di disagi che ha toccato l’apice lo scorso 8 gennaio quando una donna dovendo fare un cesareo d’urgenza dovette fare il giro del nosocomio per trovare un elevatore funzionante ed arrivare in sala operatoria. Una storia con un finale terribile, la donna perse il bimbo. Una morte sulla quale ora la magistratura sta facendo chiarezza al fine di stabilire eventuali responsabilità.
BrindisiOggi
RACCAPRICIANTE quello che sta accadendo all’interno della struttura ospedaliera Perrino. Grave il silenzio dei Sig. ri amministratori, operatori tecnici e dirigenti medici che giornalmente assistono a fatti di una gravità inaudità. IRRESPONSABILI!
VeRGOGNA