BRINDISI – Un nuovo, corposo, sequestro ha colpito le fortune di Oscar Cannone, l’imprenditore brindisino con precedenti penali per fatti di riciclaggio legati al contrabbando e già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per 4 anni. Nei giorni scorsi, i militari della Guardi di Finanza di Brindisi, coordinati dal maggiore Giuseppe Maniglio, hanno eseguito il sequestro anticipato di beni nella disponibilità dell’imprenditore pari a 2milioni e 500mila euro.
La normativa antimafia applicata dalle Fiamme Gialle nell’occasione ha consentito di confiscare gli averi di Oscar Cannone grazie alle due condanne passate in giudicato per riciclaggio e alla sproporzione di reddito dichiarato dall’imprenditore in confronto al tenore di vita sostenuto. I beni sequestrati dai militari della Guardia di Finanza comprendono immobili e automobili a uso privato e aziendale.
Dal luglio scorso, quando sequestrarono preventivamente beni e società per un ammontare totale di 714mila euro e, prima ancora, in aprile, con 1 milione e 700mila euro confiscati, i militari della Guardia di Finanza del nucleo di polizia tributaria di Brindisi non hanno mai smesso di indagare sulle fortune di padre e figlio, gli imprenditori brindisini Ciro e Oscar Cannone. Il frutto di questi ulteriori mesi di lavoro si è concretizzato con un altro sequestro preventivo, finalizzato alla confisca prevista dalla normativa antimafia, ai danni del patrimonio di Oscar, stavolta ammontante in 2milioni e 500mila euro.
BrindisiOggi
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