Il capotreno lo trova senza biglietto, lui lo aggredisce sul treno Bari-Lecce

OSTUNI – Ci sono volute due volanti del commissariato di polizia di Ostuni a placare la furia di Samuel Kingsley, un 33enne nigeriano che, in un treno regionale in transito nella stazione ferroviaria della città bianca, se l’era presa prima col capotreno che gli intimava di scendere dal mezzo e poi con un ispettore di polizia che stava recandosi a Brindisi, dove presta servizio.

Erano le 7 di questa mattina, quando i poliziotti della volante si sono precipitati in stazione a Ostuni, chiamati telefonicamente da un collega che, allarmato, aveva comunicato loro di essere in forte difficoltà: il poliziotto era appena intervenuto per evitare che un nigeriano usasse violenza al capotreno, nei confronti del quale aveva manifestato atteggiamenti apertamente e inequivocabilmente ostili. Kingsley, una volta notate le divise dei poliziotti, ha riservato agli agenti lo stesso trattamento usato al capotreno. Anzi, dopo vari tentativi di piegare la resistenza del 33enne con le buone, gli agenti hanno dovuto anche schivare, non sempre riuscendoci, i calci e i pugni del nigeriano furioso.

Dopo l’arrivo dei rinforzi, richiesto dai poliziotti intervenuti per primi sul posto, si è riusciti ad avere ragione di Kingsley che, però, ha fornito uomini della volante una falsa data di nascita. Solo allora, finalmente, i poliziotti hanno compreso il motivo per cui il capotreno aveva chiesto a Kingsley di scendere: questi, infatti, era salito a Bari e, al primo controllo, aveva esibito un biglietto a percorrenza chilometrica che, al massimo, gli consentiva di raggiungere la città di Monopoli. Al successivo controllo del capotreno, eseguito quando si era ormai a Fasano, il 33enne aveva comunicato al ferroviere che non intendeva affatto obbedire e che, anzi, se non lo avesse lasciato viaggiare malgrado fosse senza titolo, lo avrebbe picchiato. La difficoltà di tenere buono il nigeriano è andata oltre la sua cattura: mentre gli agenti lo caricavano a bordo della volante, l’uomo, con una serie di calci, è riuscito a divincolarsi e a tentare la fuga, rifugiandosi in stazione. Il tentativo è durato poco ma è significativo per inquadrare l’oggettiva difficoltà dei poliziotti nell’avere la meglio sull’energumeno, senza ricorrere alla violenza.

Una volta in commissariato, con la collaborazione della Polizia Scientifica di Ostuni e di Brindisi, grazie al supporto degli elementi estratti dalle banche dati del Ministero dell’Interno, è stato possibile addivenire all’effettiva data di nascita di Kingsley: è emerso, tra l’altro, che capiva e comprendeva correttamente la lingua italiana. Lo straniero è stato trovato in possesso dei documenti, assieme a un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Napoli, in fotocopia. I reati di cui il 33enne, formalmente residente nel capoluogo partenopeo ma effettivamente senza fissa dimora, sono: resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale, interruzione di pubblico servizio ferroviario. Lo stesso è risultato annoverare precedenti penali per fatti analoghi, ossia oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, commessi il 21 aprile scorso a Riccione, oltre a varie inosservanze dell’ordine di abbandono del territorio nazionale.

Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al pm di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi, Iolanda Daniela Chimienti, la quale ha disposto che l’arrestato venisse associato al carcere di Brindisi. Tre degli agenti intervenuti, a causa delle ferite e delle contusioni riportate durante le fasi concitate dell’arresto del nigeriano, sono stati costretti a fare ricorso alle cure dei sanitari, recandosi al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni. In particolare, l’ispettore è stato giudicato guaribile in 7 giorni mentre i due assistenti della prima volante intervenuta sono stati giudicati guaribili entrambi in 5 giorni con lesioni in varie parti del corpo e contusioni gravi anche al volto. Parole di encomio e stima per lo spirito di servizio mostrato dagli operanti sono state espresse dal dirigente del Commissariato di Ostuni nonché dal Questore di Brindisi, immediatamente informato, e dal dottor Giovanni Aliquò, dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria di Bari, ove il capotreno ha poi formalizzato la denuncia, il quale ha confermato che episodi del genere, purtroppo, sono sempre più frequenti e numerosi.

 BrindisiOggi

 

 

 

 

 

 

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