BRINDISI- Lo aveva annunciato, si sarebbe preso tutto il tempo necessario per affrontare la delicata questione. A distanza di 10 giorni le cose al Comune di Brindisi non sono cambiate. Il sindaco è a lavoro con una giunta che non ha più deleghe perché è stato lui stesso ad azzerarle prima della fine dell’anno e con una maggioranza ancora divisa tra richieste totali di azzeramento dell’esecutivo e opposizione a questa ipotesi. Il 4 gennaio il pallino era passato in mano al sindaco che avrebbe dovuto fare sintesi delle richieste delle sua forze di maggioranza. Una soluzione non è stata ancora trovata con una coalizione in crisi alla vigilia anche dell’ importante consiglio comunale sui temi energetici, assise che Brindisi aspettava da oltre 10 anni.
Passa all’attacco l’opposizione, quella parte di centrosinistra che fa capo al consigliere Giovanni Brigante, rimasta in silenzio per tutto questo tempo, tanto da far pensare che poteva essere la stampella di Consales. Sviluppo e Lavoro chiede di tornare al voto e chiama in causa il Pd. “Quello che emerge dalle opache e squallide vicende degli ultimi mesi- scrivono dall’associazione di Brigante- è in realtà un partito diviso, smarrito e profondamente ferito: gli errori e i tentennamenti dei dirigenti sono sotto gli occhi di tutti, ma proprio adesso che sarebbe così facile infierire nei confronti dei responsabili e sentenziare “noi l’avevamo detto “ , sentiamo forte come non mai il senso di appartenenza alla città, vera e principale vittima della inadeguatezza della sua classe dirigente”.
Brigante e compagni chiedono che non sia più perso tempo e sollecitano il partito democratico a ritrovare l’orgoglio. “E’ davvero inconcepibile che si voglia continuare a prendere tempo nel ricercare nuovi assetti interni- aggiungono- subendo di fatto ricatti umilianti da parte di alleati che non perdono occasione per ribadire la loro collocazione a destra. Poichè risulta ormai evidente a tutti il tramonto definitivo del tanto decantato “laboratorio”, l’unica iniziativa autorevole possibile è quella di onorare il patto con gli elettori, che hanno dato mandato di formare una giunta di centro-sinistra, e dichiarare formalmente conclusa questa esperienza di governo. Sarebbe veramente vergognoso che decisioni fondamentali venissero prese non alla luce del bene collettivo, ma spinti dal personale e meschino interesse di conservare a tutti i costi la propria poltroncina, nella consapevolezza , altresì, che difficilmente molti di loro sarebbero rieletti”.
BrindisiOggi
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