BRINDISI- Sessanta eventi per parlare di mafia e antimafia e come questa comunità ha reagito. Brindisi è stata per venti giorni capitale dell’antimafia con dibattiti, incontri presentazione di libri e proiezioni di filmati, alcuni di questi seguiti, altri meno. Gli organizzatori fanno autocritica, ma lanciano anche un nuovo appello ai cittadini per partecipare agli eventi conclusivi, come la risposta di una comunità che negli anni ha dimostrato di voler reagire contro la “mentalità mafiosa”. Due importanti manifestazioni chiuderanno questa prima edizione di “Brindisi capitale dell’antimafia”, organizzata dalla scuola di formazione politica Caponnetto, la prima venerdì sera al teatro Impero alle 20,30 con la serata della Memoria, dedicata alle vittime della mafia. In Puglia sono 60 coloro che hanno perso la vita perché ammazzati in delitti di mafia. Saranno presenti i loro familiari. Un’iniziativa in ricordo di Pio La Torre, Carlo Alberto Della Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Melissa Bassi. Interverranno Giancarlo Caselli procuratore capo della Repubblica di Torino e Marco Di Napoli, procuratore capo della Repubblica di Brindisi.
I venti giorni vedranno la loro conclusione sabato mattina alle 10 con un corteo pubblico che partirà dal tribunale e attraverserà le vie delle città. In questa occasione sarà a Brindisi Franco La Torre e Nando Della Chiesa, oltre ai rappresentati degli enti locali. Gli organizzatori invocano partecipazione. Mentre il sindaco Consales chiede per i prossimi anni la istituzionalizzazione di queste iniziative. “Quella di quest’anno- afferma il sindaco di Brindisi- è stata la prima edizione, spero che la manifestazione possa istituzionalizzarsi e ogni anno ripetersi con una settimana dedicata all’argomento”
Brindisioggi
Commenta per primo