BRINDISI-
Tutti a processo. Il gup Giuseppe Licci ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Valeria Farina Valaori nei confronti di 17 indagati, tra questi tutti gli ex consiglieri comunali di maggioranza di centrodestra di Francavilla Fontana, due dirigenti comunali e il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Brindisi Gabriele Rampino. L’inchiesta riguarda il Piano delle farmacie approvato dalla maggioranza il 19 aprile 2012, provvedimento che secondo la pubblica accusa avrebbe favorito Rampino.
A processo il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luigi Vitali, il senatore Pietro Iurlaro, l’ex sindaco Vincenzo Della Corte, Antonio Sgura , Tommaso Attanasi, Michele Iaia, Angelo Della Porta, Cosimo Di Maria, Giovanni Passiatore, , Massimiliano Cozzi, Euprepio Di Castri, Cosimo Sarli, Vincenzo Petronelli , Carmine Calò, Gabriele Rampino, Giuseppe Zullino e Pietro Incalza. 
La prima udienza collegiale si terrà il 14 aprile prossimo, in piena campagna elettorale per il Comune di Francavilla Fontana, che vede imputati molti futuri candidati.
Tutti i consiglieri comunali e l’ex sindaco sono accusati di abuso d’ufficio, mentre Rampino e i due dirigenti comunali, Zullino e Incalza, devono rispondere di falso.
Secondo il pm la delibera sarebbe stata votata dai consiglieri di maggioranza e dal sindaco abusando della loro posizione, delibera che avrebbe favorito Gabriele Rampino titolare di una delle farmacie di Francavilla Fontana. In poche parole il nuovo Piano ha previsto l’apertura di due farmacie in una zona quella compresa tra via Brindisi e via Oria (zona sud-est) provvista già di due farmacie e quindi con una densità demografica già coperta, al contrario non ha sancito l’apertura di una nuova farmacia nella zona 167, molto più grande e densamente popolata, dove già vi era quella di Rampino. Insomma secondo l’accusa si è cercato di non creare concorrenza al presidente dei farmacisti, nonostante la zona avesse maggiore necessità.
Il pm ha sottolineato come la delibera di consiglio comunale è stata votata senza il parere della Asl, che sulla questione non si era espressa. Non solo, ma dalla richiesta di rinvio a giudizio è emerso che la relazione sulla quale l’Ordine dei farmacisti di Brindisi diede parere favorevole al nuovo piano delle farmacie di Francavilla Fontana, fu scritta dallo stesso presidente, che pur se astenuto dalla votazione avrebbe comunque redatto lui il documento. E’ stato riscontrato che la email della relazione è partita dalla sua posta elettronica. Inoltre il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Francavilla Fontana, Pietro Incalza, nella nota allegata alla delibera approvata dal consiglio comunale, avrebbe dichiarato il falso affermando che nella zona sud est di Francavilla risultava idonea all’apertura di nuove farmacie per densità demografica, per l’espansione urbanistica e per l’assenza di altre farmacie. In realtà in questa zona ci sono già altre due farmacie.
Le difese potranno far valere le proprie tesi in fase dibattimentale. Intanto nel procedimento si sono costituiti parte civile i farmacisti Francesco Cannalire e Maria Teresa Bungaro, titolari delle due farmacie che sarebbero state danneggiate dal provvedimento dell’amministrazione comunale, entrambe ricadenti nella zona sud-est, che hanno chiesto in totale un risarcimento di 1milione e 600mila euro.
Lu.Po.
Che I PM hanno un ruolo accusatorio lo sappiamo,ma andare ad impugnare un atto politico di una amministrazione,anche se non corretto,e mettere sotto procedimento la maggioranza di un Consiglio Comunale,c’e’ ne passa. Questo significa che tutte le delibere di tale natura degli 8.000 Comuni d’Italia e tutti I consiglieri che le hanno votate,andrebbero processati. Se Giuseppe Licci e Valeria Farina Valaori vanno in cerca di scoop,hanno centrato un bersaglio che si rivelera’ un boomerang perche’ sembra ad orologeria inquanto l’udienza e’ fissata nel period della campagna elettorale di Francavilla Fontana.
A VOI le Considerazionui del CASO.