TUTURANO – Un uomo di circa 60 anni di Tuturano è morto questa mattina a causa di un malore che l’ha stroncato. I familiari hanno atteso l’arrivo del 118 per 45 minuti in tutto, supportati dal solo medico di base della frazione che nulla ha potuto per strappare alla morte il 60enne. Il ritardo delle ambulanze del 118, però, non sarebbe da imputare a un disservizio dipendente dal personale paramedico: la postazione del Perrino, quella che normalmente raggiunge Tuturano in caso di chiamate, era impegnata a Torchiarolo.
A raggiungere Tuturano è stata la postazione di Brindisi centro non appena liberatasi da un altro evento verificatosi in città. La contemporanea indisponibilità di entrambe le ambulanze, occupate in altri casi che avevano richiesto l’intervento prima dell’arresto cardiaco dell’uomo, ha dilatato i tempi dell’arrivo sul posto dei paramedici, che non hanno potuto evitare la morte al 60enne. La tragedia, con ogni probabilità, si sarebbe potuta evitare se ci fosse stata una postazione del 118 in più, magari proprio a Tuturano, o se nella frazione di Brindisi fosse presente una Guardia Medica o, addirittura, molto più semplicemente, se in paese si trovasse da qualche parte, in farmacia, dal medico, dai vigili urbani, un defibrillatore semiautomatico, indispensabile in casi come questo a salvare vite che, altrimenti, vengono messe in serio pericolo.
A questo proposito, Pietro Guadalupi, consigliere comunale di Forza Italia, presento, lo scorso dicembre, un ordine del giorno al sindaco Mimmo Consales in cui chiedeva la creazione di alcuni presidii ospedalieri proprio a Tuturano che potesse servire quartieri periferici come La Rosa e Perrino, isolati dal punto di vista del pronto intervento sanitario rispetto, ad esempio, alla zona dell’ex ospedale Di Summa, dove, di queste strutture, ce ne sono addirittura due.
Maurizio Distante
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