Spariti 30mila euro in 11 mesi da una casa, denunciata la domestica

OSTUNI – Trentamila euro per undici mesi. Tanto sarebbero costati i servigi resi da una domestica, la 30enne A.P., a una coppia di Ostuni. La cospicua somma, però, non è il compenso pattuito tra i datori di lavoro e la collaboratrice, bensì il frutto di vari furti che la cameriera avrebbe perpetrato, stando alle dichiarazioni rese dalla donna ai poliziotti dopo il suo fermo, in questo lasso di tempo. A scoprire la presunta autrice dei continui ammanchi sono stati gli agenti del commissariato di Ostuni, coordinati dal dirigente Francesco Angiuli, dopo un periodo di articolate indagini aventi come obiettivo la casa della coppia vittima dei furti continuativi. La donna, una volta raccolte gli indizi che ne accerterebbero le responsabilità, è stata denunciata a piede libero per furto pluriaggravato e continuato.

Il proprietario dell’abitazione, il 57enne O.L., si è rivolto ai poliziotti per denunciare la sparizione di circa 30mila euro avvenuta, in più occasioni, nell’arco dei passati 11 mesi. L’uomo, accompagnato dalla moglie, era visibilmente preoccupato non solo per i furti precedenti, per i quali non ha saputo indicare agli agenti una collocazione temporale, ma anche perché l’indomani sarebbe arrivata in casa la considerevole somma di 15mila euro, necessaria per pagare i conti di fine anno e sostenere le spese delle festività natalizie. Il 57enne, insomma, temeva che quei soldi, visti i precedenti, potessero fare una brutta fine. Per gli ammanchi dei mesi passati, l’uomo ha spiegato di non essere mai riuscito a collegare le sparizioni con la gente che entrava e usciva da casa proprio perché gli era impossibile incasellare temporalmente i furti subiti. Sono solo 4 o 5 le occasioni, nello scorso anno, in cui i conti della coppia non sono tornati.

La cosa non ha spaventato i poliziotti che, a partire proprio dal 23 dicembre, hanno cominciato a sentire il giro di persone che gravita attorno all’abitazione in questione, traendo dalle informazioni ricevute una pista percorribile: dalla ricostruzione fatta è risultato che gli ammanchi si erano verificate sempre in presenza del personale di servizio. Per questo i poliziotti hanno tenuto sotto controllo, grazie anche all’installazione di microspie, la casa delle vittime dei furti. In particolare, i dispositivi elettronici per le intercettazioni ambientali erano puntati in direzione del cassetto della cucina all’interno del quale erano riposti i 15mila euro che la coppia aveva ritirato dalla banca. Intorno alle 18.30, alla fine del turno di lavoro svolto per la coppia di coniugi, una delle due domestiche è stata fermata dal personale della Polizia. In suo possesso gli agenti hanno trovato banconote da 50, 100 e 200 euro per un totale di 7000 euro, parte custodite nella borsetta, parte infilate nella tasca della giacca. La donna ha dichiarato di poter dimostrare la provenienza dei contanti ma, accompagnata in commissariato, ha ammesso le proprie responsabilità davanti ai poliziotti.

Il lavoro degli uomini di Angiuli, però, non si è esaurito con la riconsegna, avvenuta con grande soddisfazione dei legittimi proprietari la mattina di Natale, dei 7000 euro appena sottratti dalla domestica: questa mattina, infatti, si sono concluse le indagini che hanno permesso di far luce su tutti i furti denunciati dalla coppia. L’autrice degli ammanchi, viste le problematiche familiari sofferte e la mancanza di precedenti, è stata denunciata a piede libero, come disposto dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozza.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*