BRINDISI- Il più classico dei balletti, una favola senza tempo quella che andrà in scena al Verdi sabato, 28 dicembre: “Lo Schiaccianoci”. Il Balletto del Sud presenta uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento, forse tra i più celebri del repertorio tardo-romantico.
Opera ultima di Marius Petipa, coreografo dei Teatri Imperiali russi, che nel 1891 ne propose la composizione a Cajkovskij in seguito al successo della loro collaborazione per «La Bella Addormentata», il libretto si ispira, su suggerimento del principe Vsevolojskij, al racconto «Schiaccianoci e il Re dei Topi» di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, nella versione di Dumas padre, adattato per la visione di un pubblico di bambini e trasformato in un balletto con le atmosfere oniriche tipiche della favola. Date le cattive condizioni di salute di Petipa, la coreografia per il debutto dell’opera, il 18 dicembre 1893 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, fu curata principalmente da Lev Ivanov, suo successore e allievo, seguendo con precisione le indicazioni contenute nel libretto: nel 1934 avvenne poi il debutto europeo del balletto, al Sandler’s Wells di Londra, e nel 1938 il balletto approdò finalmente anche alla Scala di Milano.
Il sogno di Clara, la battaglia dei topi, il viaggio fantastico sono narrati nella favola natalizia di Cajkovskij, ideata sul racconto di uno dei maggiori narratori dell’Ottocento: nella versione del coreografo Fredy Franzutti, lo spettacolo coniuga le testimonianze della messa in scena originaria dei primi coreografi a un impianto drammaturgico nuovo, ispirato al mondo gotico del regista Tim Burton.
I bellissimi temi musicali, che si animano con le scene di festa sotto l’albero di Natale, fanno del balletto un titolo particolarmente amato dal pubblico, anche da quello molto giovane, per il suo richiamo alle calde atmosfere natalizie. Il walzer dei fiocchi di neve, il divertissement finale con le danze dei diversi paesi del mondo e i loro coloratissimi costumi, il romantico walzer dei fiori, affascinano la platea più vasta.
Nel finale, il grand pas de deux, quando Clara danza col suo principe Schiaccianoci, è un momento di interpretazione e virtuosismo classico. Il Principe Schiaccianoci è interpretato da Alessandro De Ceglia, nel ruolo di Clara Katarina Petrov e Francesco Cafforio interpreta Drosselmeyer.
Fredy Franzutti spiega: «Nella mia memoria, come in quella di molti, un’immagine rimane indelebile: l’attesa della vigilia di Natale sotto l’albero nella casa dei miei genitori. Le immagini dei parenti che si divertono, dei nonni sereni, dei regali che scartavo assieme ai miei cugini sono sempre vive e mi emozionano ogni volta che la mente si sofferma anche per un attimo. Se potessi tornare indietro per rivivere un giorno della mia infanzia sceglierei una trepidante notte di Natale. “Lo Schiaccianoci” è il capolavoro di Cajkovskij che più affonda nella psiche personale di ognuno perché i protagonisti e le ambientazioni si legano alle personali vicende ed evocano emozioni da tutti già condivise. Augurare buon Natale è sempre emozionante e chi vive la magia dello spettacolo può augurarlo con un balletto».
Si comincia alle ore 20.30
Durata: 1h 30 min – due atti
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it e tel. (0831) 229230 – 562554
BrindisiOggi
Commenta per primo