BRINDISI – Per il ritardo accumulato nella preparazione del Piano urbanistico generale, che costerà ai brindisini oltre 500mila euro, qualcuno dovrà pagare. Il sindaco Mimmo Consales ha deciso di rispondere con una conferenza stampa alle accuse arrivate dall’opposizione: da un lato il capogruppo del Pdl, Mauro D’Attis, che aveva accusato in maniera generica qualcuno dell’amministrazione di fare “viaggi della speranza a Milano” per aggiustare il Pug a suo piacimento, dall’altro Massimiliano Oggiano (La Puglia prima di tutto) che aveva rilevato i ritardi nella presentazione di una bozza promessa per il mese di dicembre e non ancora pronta. La polemica è nata ieri, durante la commissione consiliare in cui è stato ascoltato il professor Giorgio Goggi a capo dell’Ufficio di piano. I consiglieri hanno chiesto di conoscere i tempi per avere la prima bozza: più volte, nelle settimane precedenti, l’assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti aveva confermato che sarebbe stata pronta a dicembre. Goggi ha smentito categoricamente riferendo che l’ufficio si è riunito appena un paio di volte nell’anno e mezzo di amministrazione Consales. “Il professore non ci ha mai comunicato che avrebbe rispettato questo limite – ha spiegato Consales – previsto dal suo contratto. Questo ritardo non è una responsabilità della parte politica di questa amministrazione. Vorrei ricordare che Goggi è stato scelto dall’amministrazione Mennitti”. Nel contratto stipulato a dicembre del 2010 era, infatti, previsto che entro 150 giorno dalla seconda conferenza di copianificazione (svolta ad aprile), l’ufficio avrebbe dovuto produrr la bozza. “Gli impegni contrattuali vanno rispettati – ha precisato il sindaco – e su questo andremo avanti. Ma occorre anche una precisazione. C’è un aria di sospetto, alimentata anche dalle dichiarazioni di D’Attis che invito a riferire in procura di questi presunti viaggi a Milano, dove né io né i miei assessori ci siamo recati, che mira a far crollare questa amministrazione proprio in funzione del Pug. Ci sono interessi davvero importanti: dai terreni interessati agli investimenti (molto copiosi) in ballo”. Il riferimento è ai 40 milioni di euro per lo shuttle, 40 milioni per le bonifiche di Micorosa, 300 milioni per l’appalto dei rifiuti e i fondi per il collegamento ferroviario. Infine, per i proprietari delle villette di Acque Chiare che aspettavano lo strumento urbanistico per la risoluzione del problema, il sindaco ha precisato che non ci sarà alcuna variante urbanistica per aggirare l’ostacolo della confisca.
Francesca Cuomo
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