La strano caso della palestra inagibile di giorno e fruibile di sera

LATIANO – C’è una palestra, quella della scuola elementare Bartolo Longo, a Latiano, che sembra avere lo strano potere di essere inagibile di giorno e di tornare fruibile di sera. La presunta magia si verifica, almeno, dal 14 novembre scorso, quando è arrivata sulla scrivania del sindaco Antonio De Giorgi e dell’assessore ai lavori pubblici Emanuele Carbone la relazione firmata dal dirigente scolastico Chiara Losurdo che riporta i rilievi fatti dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione nominato dall’istituto, l’ingegner Raffaele Casieri.

Nel documento si legge che l’accesso alla struttura è interdetto al personale e agli alunni della scuola. Bambini e docenti, loro malgrado, come da prescrizione, non utilizzano più lo stabile. Al pomeriggio, però, le porte della palestra si aprono alle associazioni sportive del paese che, come se niente fosse, hanno continuato a fruire degli spazi per le proprie attività. Tra gli utilizzatori della struttura c’è anche l’associazione per cui lavora l’assessore allo sport del Comune, il professor Angelo Barbaro. «Abbiamo deciso di rimanere lì finché ce lo hanno consentito, assumendoci le responsabilità del caso – spiega Barbaro – per la penuria di strutture sportive nel resto del paese. Non è un fatto personale. In quella struttura non ci va solo l’associazione per cui lavoro ma anche altre. Dalla settimana prossima, quando arriverà la comunicazione d’inagibilità, ci sposteremo nelle altre palestre».

Sulla relazione stilata dal dirigente scolastico il 14 novembre scorso, però, si legge: : «La palestra è stata interdetta agli alunni e al personale tutto di questa istituzione scolastica per motivi di sicurezza. È auspicabile che le associazioni da voi incaricate non entrino per i seguenti motivi: la presenza di gradini di alzata e pedata non conformi nella scala di accesso; la sconnessione in più punti del tappetino posto sul pavimento; la presenza di fenomeni di distacco dell’intonaco dalle pareti; l’assenza di almeno 2 uscite di sicurezza, contrapposte, di larghezza pari ad almeno 120 cm; la presenza di fessurazioni del solaio di copertura con possibile caduta di mattoni forati e calcestruzzo, come già verificatosi».

È soprattutto l’ultimo punto a destare più di una preoccupazione. Ora, delle due l’una: o la relazione non è del tutto veritiera o, nella migliore delle ipotesi, troppo allarmistica o lì nessuno dovrebbe metterci piede. E con nessuno s’intendono le associazioni che frequentano la palestra di pomeriggio, anche quella per cui lavora l’assessore Barbaro. Nonostante l’intenzione di abbandonare la struttura la prossima settimana, rimane il fatto che è quasi un mese che il preoccupante documento è arrivato sulle scrivanie delle istituzioni e, finora, nessuno si è sentito in dovere di sgomberare la palestra, dichiarata inagibile dopo il sopralluogo dell’ingegner Casieri.

Dall’opposizione, Giovanni Bruno, consigliere comunale di Fli, non ci sta. «Quanto sta accadendo è vergognoso – tuona Bruno – la relazione del dirigente scolastico è datata 14 novembre e l’assessore allo sport, a oggi, ancora non ha comunicato che la palestra non è agibile. La sicurezza prima di tutto!».

Il problema della penuria di strutture sportive in quel di Latiano è una questione annosa. Non serve neanche ricordare la mancanza di un palazzetto dello sport, cavallo di battaglia in ogni campagna elettorale per tutte le forze politiche in competizione, per richiamare alla mente dei cittadini l’assenza di spazi ricreativi dove praticare qualsiasi tipo di sport. La domanda, invece, è un’altra: si può combattere questa criticità usando strutture inagibili?

Maurizio Distante

 

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