Arriva l’Ici ma non bisogna pagarla, lunghe file all’Abaco: ancora cartelle pazze

BRINDISI- Pioggia di cartelle pazze a Brindisi sul pagamento dell’Ici. Molti cittadini in questi giorni si sono visti recapitare a casa la richiesta del pagamento Ici sulla propria casa per gli anni 2008 e 2009. Nonostante l’errore, le cartelle continuano ad arrivare anche nelle ultime ore. Tanto di raccomandata pagata 5 euro, per una tassa che molti non dovranno pagare.

 Dal 2008 infatti è in vigore la legge che prevede l’esenzione Ici per la prima casa. Tuttavia anche chi ha una sola casa, è stato raggiunto dalla richiesta del pagamento. Qualcuno all’inizio ci ha anche creduto, ed ha pensato di dover pagare. I bollettini sono due per due diversi anni. Nella lettera si legge che  se si ritiene illegittima la richiesta bisogna presentare  entro 60 giorni apposita istanza. Insomma spreco di tempo e denaro.

Le lettere inviate sono circa 7mila in tutta la città. E in questi giorni presso l’Abaco, la concessionaria di riscossione dei tributi,  c ci sono lunghissime file con gente che protesta.

La motivazione starebbe nel fatto che l’Abaco non ha una banca dati aggiornata, a causa del mancato trasferimento da parte delle precedenti agenzie di riscossione. Questa sarebbe una modalità per capire quanti devono pagare oppure no. E quindi un modo per far recare la gente presso gli uffici e regolamentare la propria posizione.

Intanto ad una  delle tante segnalazione postate su facebook da parte di cittadini ha risposto l’assessore al Bilancio del Comune di Brindisi, Carmela Lomartire. Che scrive:   “Bisognava dichiarare le cause di esenzione per permettere di applicarle (l’ICI si paga su dichiarazione). Infatti, in molti casi, non essendo stata portata a conoscenza dell’amministrazione la causa di esenzione non era possibile venire a conoscenza della stessa. Tuttavia, basta comunicarlo oggi al concessionario che viene sanata la questione, annullata la cartella e aggiornata (ora per allora) la banca dati . Si sta procedendo, comunque, alla verifica di tutte le cartelle. Bisogna però sapere che, su oltre 7.000 cartelle, fino ad oggi solo una media del 10% circa risulta afferente a casi di questi tipo, gli altri erano invece tutte situazioni irregolari, a scapito di chi, evidentemente ha pagato”.

Insomma una maniera per incastrare chi deve pagare e non l’ha fatto. Una maniera alquanto contestabile.

8 Commenti

  1. premetto che nel 2009 avevo già pagato una bolletta ici di 140.00 euro le case sono due una principale e una seconda casa . Fine novembre 2014, mi è arrivata una bolletta ici di 244.00con riferimento anno 2009 , devo pagarla o è andata in prescrizione?

  2. anche io sono vittima di questa ingiustizia col vantaggio che io non ho pagato vorrei dire
    a tutti che esiste una legge che trascorsi 5 anni
    e andato tutto in prescrizione l holetto sul sole
    24ore che se la cartella e stata inviata dopo il
    31/12/2014 la cartella non va pagata per l anno 2009
    non so se e vero

  3. Oggi 9 maggio 2014 anche a me a Napoli è arrivata una cartella ICI del 2009 sulla prima casa cosa devo fare?

  4. Non succede a nessuna latitudine del pianeta quello che succede da noi! Il messaggio implicito che ci giunge, non tanto tra le righe, è che noi cittadini e persone non abbiamo nessun valore agli occhi di chi amministra la cosa pubblica. Il nostro tempo non ha valore, il nostro lavoro e il nostro danaro non hanno valore, salvo il tempo e il danaro che devolviamo a loro. Ci sarebbero le condizioni per fare una fila non agli sportelli dell’Abaco (chi è Abaco?) ma una lunghissima fila con settemila cartelle in mano sotto il comune!

  5. Penso che l’assessore si debba informare sul decreto che parla di esenzione totale delle abitazione appartenenti a determinate categorie che sono ben riportate nella cartella inviata, quindi non siamo noi a dover dichiarare se ci rientriamo o meno nell’esenzione.
    DECRETO-LEGGE 27 maggio 2008, n. 93
    1. A decorrere dall’anno 2008 è esclusa dall’imposta comunale sugli immobili di cui al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo.
    2. Per unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo si intende quella considerata tale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e successive modificazioni, nonché quelle ad esse assimilate dal comune con regolamento vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto, ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 per le quali continua ad applicarsi la detrazione prevista dall’articolo 8, commi 2 e 3, del citato decreto n. 504 del 1992.
    Spero che tutte le spese le paghino loro

  6. Trovo ingiustificabile il presunto errore per almeno due ragioni: l’esenzione nasce da un decreto emesso dal Governo il 26/05/2008 e pertanto non vedo perché il contribuente avrebbe dovuto all’epoca come oggi dichiarare l’esenzione. Secondo: nelle intimazioni trasmesse da Abaco si fa riferimento ad una delibera n.29/2009 con la quale il Comune avrebbe indicato le aliquote ici prima casa, un fatto di per sé quantomeno strano, visto che l’ici non esisteva più sulla prima casa. Ad ogni buon conto sono il Comune e l’Abaco ad avere l’onere di predisporre l’annullamento delle ingiustificate richieste. E’ intollerabile che si scarichi sui cittadini il compito di inoltrare istanze per dire “l’ici non va pagata perchè abolita”!

  7. oggi ho ricevuto una seconda lettera arrogante e minacciosa da parte di questi pusillanimi, che mi invitano ha pagare entro 60 giorni l’i.c.i. 2008/2009 una cosa che non esiste. Ho 62 anni non ho mai avuto paura di dire quello che penso nella mia vita, figuriamoci adesso che si sono piene le palle, badate gente… che ora non e più il momento di scherzare con chi lavora per sopravvivere, grazie a chi ancora ruba. Un consiglio!!! state giocando con il fuoco!!!non era proprio il caso di mandare queste richieste assurde.
    Dante.

  8. La fila all’Abaco è impressionante, chi risarcirà ai cittadini le giornate di lavoro perse per recarsi dal concessionario? L’assessore avrebbe potuto dare incarico ad una ditta specializzata per fare aggiornare la banca dati, avrebbe speso meno, non avrebbe procurato alcun nocumento ai cittadini ed avrebbe scovato i furbi. Non si possono scaricare sui i cittadini le deficienze e le lacune del concessionario! Noi ci siamo stancati di essere martiri! Lei, caro assessore, lo è già di nascita, noi non vogliamo essere i prossimi martiri.

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