BRINDISI – Vandali in azione, questa notte, nel quartiere Commenda, a Brindisi. Dei teppisti hanno preso di mira un gruppo di panchine che si trovano all’incrocio tra via Sicilia e via Tirolo e, a qualche centinaia di metri, una panchina di piazza del Salento. Sono stati proprio gli abitanti della zona a fare l’amara scoperta delle panchine divelte, questa mattina, allertando la Brindisi Multiservizi per un intervento di manutenzione dell’arredo urbano.
Gli addetti stanno provvedendo a sostituire le traverse in legno della spalliera della panchina sita in piazza del Salento, una di quelle di via Sicilia, però, sarà sostituita: i danni erano troppo ingenti per una riparazione. Una singola panchina costa al Comune, cioè alla comunità, circa 400 euro. Questo tipo di comportamenti, infatti, ricadono, poi, su tutti i cittadini, sia a livello di costi, che a livello d’immagine, fino ad arrivare a quello della sicurezza. Una volta danneggiati, i complementi d’arredo urbano possono rappresentare un pericolo per i passanti, soprattutto per i bambini.
Per questo motivo, infatti, è stato chiuso nei giorni scorsi il parco Maniglio, diventato troppo pericoloso e fatiscente per i piccoli utenti che si incontravano lì a giocare. Fa rabbia assistere a simili scene, soprattutto in una città che ha puntato tanto sulla riqualificazione delle zone più popolari e popolose, come la Commenda. Il raid vandalico dovrebbe aver avuto luogo nella notte anche se ci si chiede come possa essere passato inosservato tutto il trambusto che i teppisti devono aver fatto per ridurre in quelle condizioni le panchine, in una zona così trafficata, a ogni ora del giorno e della notte.
Maurizio Distante
Questi atti sono senz’altro da condannare e credo siano attribuibili a vandali, come per quelli causati al Parco Maniglio.
Mi viene da pensare che anche gli incendi delle due auto al rione Commenda possano essere stati perpetrati dalle stesse persone.
Sicuramente se nessuno è intervenuto, immaginando chi potevano essere i personaggi, per paura più che comprensibile, visto quello che succede anche a livello nazionale.
Pertanto anche se in un paese che viene definito civile quale dovrebbe essere l’Italia, occorre una più efficace sistema di sorveglianza; sperando che poi i malviventi se catturati abbiano la giusta punizione secondo il detto “dura lex, sed lex”