Renzi a Brindisi: “Se vinco io rottamo D’Alema”

BRINDISI- A Roma il Pd riunito per decidere  lo statuto per le primarie. A Brindisi Matteo Renzi   che fa il tutto esaurito, in una gremita sala dell’Andromeda,  nonostante  manchino, come le ha già definite anni fa l’altro candidato alla primarie Nichi Vendola, le  “truppe cammellate”.  Sostenitori, tifosi ma anche curiosi e incerti ad ascoltare chi ha avuto il coraggio di chiedere a D’Alema e compagni di farsi da parte.  Mancano i vertici del Pd locale, in sala però c’è il segretario cittadino di Brindisi Antonio Elefante e il consigliere comunale Salvatore Brigante. A sostegno di Renzi soprattutto    l’x assessore provinciale ai Lavori PubbliciMaurizio Bruno – che diventerà il responsabile provinciale dei gruppi a sostegno di Renzi– e il consigliere comunale Francesco Renna che ha organizzato la sua manifestazione a Brindisi. Arriva con qualche minuto di ritardo, prima di Brindisi è stato a Taranto,  dice di aver sbagliato strada con il suo camper, che da settimane in giro per l’Italia. Il sindaco di Firenze si presenta in forma smagliante, tenuta casual, jeans chiari e camicia bianca con cravatta blu.

 Un fiume in piena, ma prima di parlare di politica, esordisce ricordando Antonio Cennoma, l’autista del 118, morto per salvare una donna che tentava di suicidarsi. “E’ anche questa l’Italia- afferma alla platea- L’Italia dell’accoglienza, della gente che si sacrifica. La politica si occupa poco della gente. Fuori dai palazzi del potere c’è l’Italia bella, quella che può vincere le sfide del domani. Sono a Brindisi perché è una terra importante che anima la sfida pugliese. So che qui è una cosa seria, c’è chi si mena anche per le proprie idee politiche”. Poi spiega perché del suo impegno politico, ma non fa mai riferimento alle primarie, e non replica neanche a Bersani e alla Bindi. “Per me- continua- la politica è una cosa bella. Amiamo la politica, per questo proviamo a cambiarla dall’interno. Non si fa per andare contro a qualcuno. E’ stato questo il limite del centrosinistra quando ha deciso di far politica solo contro Berlusconi. Bisogna  eliminare privilegi per abbattere i costi di un sistema ormai al collasso”. Non risponde a nessuno dei suoi critici interni, né tanto meno al segretario regionale del Pd pugliese Sergio Blasi  che ha detto: “Se vince Renzi, me ne vado”. Per Renzi Blasi si commenta da solo. E poi assicura: “ Se perdo le primarie sarò in prima fila, non farò un partitino. E non voglio nemmeno premi di consolazione come fare il ministro o il parlamentare. Il problema sarà se vinco”.

E a D’Alema che in un’intervista aveva detto: “Se vince Renzi non c’è più il centrosinistra”. Il sindaco di Firenze risponde : “Se vinco io l’unica cosa che finisce sarà la carriera parlamentare di Massimo D’Alema”.

 Brindisioggi

1 Commento

  1. Caro Renzi,
    da un cittadino di Firenze grato al suo Sindaco un grande augurio per poterti dire al più presto grazie al suo segretario

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