In carcere per scambio di persona, revocato l’arresto per un 34enne

BRINDISI- In carcere per un caso di omonimia, viene scarcerato Giuseppe Di Bello, brindisino di 34 anni. L’uomo era stato arrestato il 31 ottobre scorso accusato insieme ad altre quattro persone di traffico di droga per fatti risalenti tra l’ottobre 2010 e giugno 2011, era già in carcere per la rapina alla gioielleria Giovi Gold. Il suo nome sarebbe venuto fuori da una intercettazione telefonica, per gli inquirenti si trattava della sua voce.

Il 7 ottobre scorso il gip  Giuseppe Licci ha accolto l’istanza presentata dal suo legale Luca Leoci, con la quale l’avvocato chiedeva la scarcerazione per un errore di  persona. Di un’omonimia.  Il legale di Di Bello ha disposto una perizia fonica in cui si evince che la voce non era la stessa.  Il giudice ha accolto gli elementi portati dalla difesa ed ha disposto la revoca della misura cautelare per essere venuti meno i gravi indizi di colpevolezza, rilevando lo scambio di persona.  A Di Bello veniva contestata la cessione di una quantità di droga che avrebbe poi dovuto vendere a terzi. Il 34 enne è riuscito a dimostrare che in quella determinata circostanza era a lavoro.

BrindisiOggi

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