BRINDISI- Tentano di rubare il gasolio dal gruppo elettrogeno dell’ospedale Perrino di Brindisi, ma le guardie giurate se ne accorgono e danno l’allarme. Sono stati due agenti della Securpol Puglia in servizio a sventare il furto di gasolio all’interno del nosocomio brindisino questa sera. Erano circa le 21.00 quando i due vigilantes stavano effettuando un servizio di controllo nel reparto di malattie infettive al quarto piano della struttura ospedaliera dove vengono custoditi farmaci. Gli agenti avvicinandosi alle finestre hanno notato due individui nei pressi nel dipartimento di oncoematologia. Il buio non ha consentito di distinguere bene le due figure che si muovevano con fare furtivo e trascinavano delle taniche. Le guardie giurate insospettite hanno subito avvertito via radio il collega all’esterno e contemporaneamente la polizia del posto fisso.
Rapidamente hanno raggiunto il piano terra e la zona in cui si stavano muovendo i due individui sospetti. Di loro nessuna traccia ma per terra avevano abbandonato due taniche piene di gasolio. Sul posto anche i carabinieri che hanno avviato subito le indagini.
Dai controlli è emerso che nei pressi delle cabine dove è custodito il gruppo elettrogeno, che garantisce la corrente all’interno dell’ospedale anche quando manca quella della rete elettrica, vi erano altre sei taniche piene di gasolio. Duecento litri di carburante in tutto pronto per essere portato via. Accanto alle taniche i ladri avevano preparato in un sacco nero anche delle traverse, si suppone potessero servire per non sporcare il mezzo di trasporto con il quale avrebbero portato via le taniche.
Ora sul caso indagano i carabinieri che stanno cercando di capire come questi individui siano arrivati al gruppo elettrogeno. Intorno alla cabina non vi sarebbero segni di effrazione. Chi ha agito conosceva bene il luogo e sapeva come muoversi.
Resta comunque il problema delle zone d’ombra all’interno dell’ospedale Perrino , o meglio zone al buio dove l’illuminazione scarseggia se non è quasi assente consentendo così anche ai malintenzionati di agire con tranquillità.
Lucia Pezzuto
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