Tenta una rapina in tabaccheria a Mesagne, preso pochi minuti dopo a Torre

MESAGNE – Pensava di averla fatta franca ma, purtroppo per lui, questa piacevole sensazione è durata molto poco: la polizia era già sulle tracce una manciata di minuti dopo la rapina tentata in una tabaccheria di Mesagne. Giusto il tempo che gli uomini del locale commissariato hanno impiegato per giungere a Torre Santa Susanna, presso la sua abitazione. Quando i poliziotti gli hanno spiegato la situazione, Giuseppe Pungente, 25enne del luogo, non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.

L’uomo ha confessato la tentata rapina avvenuta, pochi minuti prima, nella tabaccheria di Vittorio Costantini, in via Torre, a Mesagne. Erano le 12.15 di ieri quando Pungente, armato di taglierino, col volto travisato da un passamontagna e con indosso una tuta da meccanico, faceva irruzione nell’esercizio. Come da copione, il 25enne ha cercato di farsi consegnare i soldi custoditi nella cassa da Costantini e da suo figlio Christian. Le cose, però, hanno preso da subito una piega diversa da quella immaginata da Pungente: il titolare della tabaccheria, infatti, già vittima nel recente passato di due simili episodi, non ha obbedito agli ordini del malvivente e, reagendo, lo ha messo in fuga.

Il peggio per lui, però, doveva ancora venire. La visita della polizia avvenuta pochi minuti dopo la fuga è stato l’ultimo atto precedente la confessione dell’uomo: davanti ai pesanti indizi di colpevolezza a suo carico presentatigli dagli agenti, Pungente ha potuto solo confessare, indicando anche il luogo in cui aveva abbandonato il passamontagna, il taglierino e la tuta da meccanico usati per il colpo. Nonostante le ricerche, però, gli arnesi del rapinatore non sono stati ritrovati ma questo non ha impedito al 25enne di finire in cella a Brindisi, a disposizione del pm Raffaele Casto.

Maurizio Distante

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