BRINDISI – Sono stati tratti in salvo dopo 4 giorni di navigazione in alto mare, con l’unico motore a loro disposizione in panne. La positiva conclusione della disavventura capitata a 3 uomini partiti dal porto di San Foca, nel leccese, e diretti a Valona, in Albania, si deve ai militari del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Bari che, la notte scorsa, hanno salvato da morte certa i naufraghi.
Un guardacoste della Guardia di Finanza, infatti, li ha soccorsi nel Canale d’Otranto, a oltre settanta chilometri al largo delle coste italiane. Alcuni giorni fa, le autorità albanesi, su segnalazione dei familiari di uno dei naufraghi, avevano attivato la Capitaneria di Porto di Bari per le conseguenti ricerche. A tali attività hanno partecipato anche mezzi aeronavali delle Fiamme Gialle ma, nell’immediato, dei dispersi in mare non c’era traccia, considerando anche la vastità dell’area e l’indeterminatezza della posizione del loro scafo.
Nonostante le avverse condizioni meteomarine, la fortuna ha, comunque, assistito i naufraghi il cui unico motore a disposizione era andato in avaria. A bordo del gommone da poco acquistato nel porticciolo leccese di San Foca, si trovavano ormai da diversi giorni alla deriva in alto mare, in balia delle onde e impossibilitati a comunicare la loro posizione. Un velivolo della Guardia di Finanza, in attività di pattugliamento, ha avvistato, in piena notte, grazie ai sensori di bordo, il gommone fermo con i tre occupanti a bordo. Segnalata la presenza dell’imbarcazione a una delle unità navali della Finanza operanti in area, i naufraghi sono stati soccorsi, alle 5.30 di stamattina, e recuperati a bordo dove hanno ricevuto le prime cure, visto lo stato di evidente disidratazione dovuto alla lunga permanenza in mare.
Il guardacoste, con il gommone al traino, è rientrato in mattinata nel porto di Brindisi, dove i tre uomini appena salvati sono stati affidati ai sanitari del 118 e trasferiti all’ospedale Perrino per le cure del caso.
un plauso alla guardia di finanza