TARANTO- Quindici operai dell’Ilva a Taranto questa mattina si sono sentiti male sul luogo di lavoro. Gli operai sono stati portati in infermeria dopo aver avvertito sintomi di intossicazione per aver inalato fumi che si sono sprigionati dalla Siviera di emergenza della Colata a caldo dell’Acciaieria 1, probabilmente a causa di un incendio.
Così mentre dal palazzo della regione Puglia a quello del comune di Taranto si diffondeva la notizia della chiusura dell’inchiesta “Ambiente Svenduto” e venivano resi noti i nomi delle 53 persone indagate, tra questi anche il presidente Nichi Vendola e lo stesso sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, un’altra tegola si abbatteva sullo stabilimento tarantino.
La situazione è apparsa ancora più grave, agli occhi dei sindacati contattati dagli stessi operai , quando questi hanno riferito che alcuni responsabili di reparto interessato dai fumi hanno chiesto loro di continuare a lavorare nonostante il malessere accusato e senza aver effettuato le opportune verifiche.
L’Usb, Unione sindacati di Base, rappresentata da Francesco Rizzo, ha richiesto così l’intervento “urgente” degli ispettori dello Spesal e della Asl di Taranto “al fine di accertare le reali cause dell’incidente ed eventuali responsabilità”.
Vi proponiamo la video intervista a Francesco Rizzo della Unione Sindacati di Base Taranto
Lucia Pezzuto
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