BRINDISI- Si indaga sulle forniture di tac negli ospedali, tra questi anche quello di Brindisi. Blitz questa mattina dei carabinieri del Nucleo Tutela della Salute di Napoli in collaborazione con i Nas di Taranto, negli uffici dell’area gestione tecnica all’interno dell’ex ospedale Di Summa. Diverse anche le perquisizioni a casa di alcuni impiegati della ASL, tra questi anche nell’abitazione del capo dell’area tecnica dell’Asl di Brindisi, Vincenzo Corso.
Otto perquisizioni dove pare che i militari abbiano portato via computer ed acquisito documenti.
Si tratta di un’indagine legata a maxi forniture e appalti nel sud d’Italia. Sette dovrebbero essere le persone iscritte nel registro degli indagati dalla procura di Brindisi.
Quattro sono brindisini: Vincenzo Corso, 60 anni, direttore dell’Area tecnica della Asl di Brindisi; Alessio Tedesco,34 anni, ingegnere di Brindisi; Gianluca Pisani, di Brindisi, 42 anni, responsabile dell’Area gestione tecnica della Asl di Brindisi e l’architetto Luigi Dell’Atti , 56 anni, di San Pietro Vernotico. Indagati anche l’ingegnere Carmelo Bavaro Giovinazzo, 49 anni, di Giovinazzo; Donato Morea, 58 anni di Bari , procuratore speciale della ditta Sved; Tommaso Vigneri, 53 anni di Bari, amministratore unico della ditta Sved Srl.
Il fascicolo è nelle mani del pm Marco D’Agostino . L’ipotesi di reato è concussione per induzione (art. 319-quater del codice penale, introdotto dalla legge 190/2012), punita in maniera più mite, e senza pene accessorie, rispetto alla concussione per costrizione.
Secondo gli inquirenti alcuni tecnici avrebbero chiesto dei soldi in merito alla fornitura degli strumenti diagnostici.
La Asl di Brindisi appresa la notizia delle indagini si è chiusa nel più stretto riserbo.
Lucia Pezzuto
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