BRINDISI- Pensioni spese alle slot machine, padri e madri di famiglia davanti alle macchinette “mangia soldi” per intere giornate. E c’è anche chi pur non avendo soldi per la propria famiglia, quei pochi che ha li spende per giocare sperando forse di cambiare la propria vita con una vincere. Un hobby che si trasforma in ossessione, dalla quale non si riesce più ad uscire. Un vortice che ti risucchia e che ti fa toccare il fondo. Il fenomeno si è diffusa anche a Brindisi, nei bar, nelle tabaccherie e nelle sale giochi si vede chiunque davanti a questi giochi elettronici. Monti sono anche anziani, tante anche le donne.
Ma c’è chi pur rinunciando ad un guadagno ha deciso di eliminare dal proprio locale queste “maledette macchinette”. La titolare del bar Mary in via Appia a Brindisi, Maria Greco, da oltre un anno ha liberato il suo locale da questi giochi. “Non volevamo più vedere- racconta il marito della titolare- gente che sperperava il proprio denaro. Piuttosto abbiamo rinunciato ad un guadagno. Ma qui veniva chiunque, anche persone che non avevano soldi e quei pochi li spendevano al gioco”.
Il bar Mary dopo le slot machine ha eliminato anche i “gratta e vinci”. “Era un continuo comprare- continua l’uomo- veniva gente di tutti i tipi, che piuttosto non comprava da mangiare ma non rinunciava a giocare. Non ne potevamo più. Anche a nostro discapito ma abbiamo scelto di toglierli di mezzo”.
Giochi d’azzardo legalizzati, alla portata di tutti, che divorano le famiglie. BrindisiOggi intende portare avanti una campagna di sensibilizzazione su questo argomento.
Chiunque volesse raccontare la propria storia può inviarla all’indirizzo email redazione@brindisioggi.it
Lucia Portolano
è vergognoso che l’apparato statale italiano voglia far cassa, sfruttando i vizi del popolo: alcol, sigarette, gioco d’azzardo. Ehi, mi sembra di vedere un film di vecchi gangster anni’30 ! 🙂
Ecco uno dei tanti motivi di frattura fra Stato e popolazione: motivo in più per non fidarsi, che poi è la ragione fondamentale per cui questa nazione sta colando a picco.
Un’apparato statale, contraddittorio ed anticostituzionale, se vogliamo: nella mia mente, non riesco a conciliare questa condotta con l’articolo 32 della Costituzione.
Un ammirevole senso civico, bisognerebbe tutti andare a comprare e consumare qualcosa in questo bar, io i andrò presto!
Complimenti al proprietario del bar Mary. Fa’ piacere leggere queste belle notizie.
E’ lodevole che un commerciante abbia avuto un iniziativa del genere. E’ vergognoso che lo Stato si arricchisca con questi sistemi che sono altro che truffe. E’ proprio una bella e palese presa x il…. scrivere “il gioco puo’ creare dipendenza”.
E’ la stessa faccenda del fumo… e’ ridicolo mettere quelle scritte sui pacchi di sigarette “il fumo uccide; il fumo provoca il cancro” ecc. ecc…
Facile cosi’, mettersi l’anima in pace avvertendoti che ti stanno distruggendo con il gioco, con il fumo, con l’alcool.
Ed il massimo poi e’ che lo Stato spenda soldi per le campagne anti fumo, per la prevenzione del cancro, delle dipendenze… Ecc… Ecc..
Ma a questo punto legalizzassero anche le rivendite di droga e di disperazione in tutte le salse.
Tanto ci metterebbero su una bella accisa e sai che affari x lo Stato visti i consumi vertiginosi di sostanze spaccacervelli.
Certo che gli italiani siamo proprio un popolo strano. Stiamo affogando e continuiamo a bere.
Mah….