BRINDISI- Aumento dei fenomeni criminali negli ultimi mesi a Brindisi, rapine, furti in appartamenti ma anche episodi notturni che fanno pensare a “questioni” non legate solo alla microcriminalità. Due giorni fa gli agenti della Squadra mobile di Brindisi hanno arrestato uno degli autori della rapina al Dok. Il 21enne finito ai domiciliari ha confessato solo questa rapina, sventata da due poliziotti non in servizio che si trovavano nel supermercato. Ma gli investigatori indagano per verificare se ci sono legami con le nove rapine consumatesi negli ultimi mesi ai danni degli esercizi commerciali a Brindisi. Dopo l’arresto del rapinatore parla il questore di Brindisi, Giuseppe Cucchiara. ” E’ vero che negli ultimi tempi si sono verificati episodi che hanno portato preoccupazione tra la comunità- spiega Cucchiara- ma è vero anche che le forze dell’ordine sono riusciti sempre a bloccare i responsabili, così come è accaduto ai due fratelli che rapinavano le poste, al rapinatore solitario dei supermercati, ai rapinatori sabato della gioielleria e ieri al responsabile della rapina al Dok. Stiamo incrementando i servizi di controllo sul territorio per riportare serenità tra la gente”.
Il questore ha dato disposizione di maggiori servizi di controllo sul territorio, nonostante la questura di Brindisi debba fare i conti con la carenza del personale e i mezzi obsoleti. A questo si aggiunge che molto spesso i poliziotti brindisini vengono mandati in trasferta in altre parti d’Italia per colmare le emergenze.
Rapine a parte ci sarebbero altri episodi che non fanno abbassare la guardia alle forze dell’ordine: in due settimane bruciati il chiosco del pane in via Sicilia e le due auto intestate alla proprietaria dello stesso chiosco Maria De Cesare ma in uso a due ragazze, martedì notte fucilate contro il cafè Monik a Sant’Angelo di Vito Passaseo, e sempre nello stesso quartiere in fiamme due auto, una di proprietà di Vincenza Passaseo, l’altra in uso della famiglia di Alessandro Morleo. Venerdì scorso poi la gambizzazione nelle campagne di tuturano, spari contro l’ex contrabbandiere Enrico Colucci.
“Questi episodi- continua il questore- hanno chiavi di lettura complesse. Gli episodi che hanno visto protagonisti i fratelli del pentito Giuseppe Passaseo indubbiamente sono legate alla famiglia. Non possiamo dire se hanno un legame con il collaboratore di giustizia. Potrebbero esserci altre questioni. Sono in corso le indagini. Ci stiamo lavorando”.
Vi proponiamo la video-intervista al questore di Brindisi Giuseppe Cucchiara
Lu.Po.
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