Bruciano le torce del Petrolchimico, nuovo esposto in Procura

BRINDISI- Bruciano le torce del Petrolchimico di Brindisi, i No al Carbone depositano un esposto in Procura.  E’ l’ennesimo atto di un territorio preoccupato di ciò che accade alla zona industriale. Sebbene i No al Carbone lamentano l’immobilismo di chi dovrebbe in questi casi intervenire, ossia  la città stessa, non hanno esitato a rivolgersi alla Procura.

“Non ci fidiamo più visto che già in passato un uso illegale delle torce , usate come inceneritori, aveva portato al sequestro delle stesse e a un’ inchiesta conclusa con una multa e con delle prescrizioni per le aziende- dicono a muso duro i No al Carbone-  Tra queste l’installazione di  misuratori di flusso con sensori in grado anche di identificare i gas inviati alla combustione e quindi all’emissione in atmosfera, e la realizzazione di un impianto di termossidazione”.

Un esposto in Procura era stato già presentato da Brindisi Bene Comune a gennaio scorso quando ancora una volte le torce bruciarono per diversi giorni di seguito.

I Così i No al Carbone aggiungono: “E’ lecito chiedersi dunque se sono stati effettivamente realizzati questi impianti e se gli enti preposti (Arpa) abbiano effettuato le opportune attività ispettive al fine di valutare il loro funzionamento e se tutti i parametri rientrano nei limiti previsti.

E’ lecito anche chiedersi se il Sindaco e le autorità locali siano state informate dell’incidente, e se periodicamente ricevono comunicazioni da parte delle aziende visto che le direttive dell’ AIA lo impongono.

 Considerato che il reato ambientale si configura  quando c’è concreto rischio di danno, derivato da qualsiasi attività volontaria o colposa, alla persona, agli animali, alle piante, alle risorse naturali che costituisca offesa che vanta ogni cittadino individualmente e collettivamente; vista la direttiva 2008/99/CE che stabilisce la perseguibilità penale delle condotte lesive che danneggino l’ambiente, che provochino o possano provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualità dell’aria, alla qualità del suolo o alle qualità delle acque, ovvero alla fauna ed alla flora; chiediamo, attraverso un esposto presentato stamattina in Procura, che siano disposte le opportune indagini in ordine ai fatti esposti ed in particolare accertare se esiste ipotesi di reato, nella tutela della giustizia e della salute dei cittadini”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*