LECCE- Riportare Giovanni Vantaggiato dinnanzi al Morvillo Falcone di Brindisi, collocarlo sul luogo dell’attentato di quel maledetto 19 maggio, è quanto ha chiesto la difesa al procuratore capo della DDA di Lecce. L’avvocato Franco Orlando ritiene che sarebbe utile capire quale fosse la visuale di Vantaggiato nel momento in cui ha premuto il tasto del telecomando che ha innescato l’esplosione uccidendo la piccola Melissa Bassi e ferendo le sue compagne. Capire così se l’uomo aveva effettivamente visto le ragazze che passavano dinnanzi al bidone o se avesse premuto il pulsante calcolando approssimativamente l’arrivo dell’autobus da Mesagne e il transito dei ragazzi. Particolari importanti che dovrebbero servire a capire se l’imprenditore di Copertino fosse in grado di capire cosa stava accadendo dinnanzi alla scuola. La decisione ora spetta al procuratore capo Cataldo Motta che valuterà nei prossimi giorni la richiesta. Nel frattempo Vantaggiato resta chiuso in isolamento nel braccio femminile del carcere di Borgo San Nicola a Lecce. «Attendiamo gli esiti di una perizia balistica commissionata ai consulenti di parte – ha spiegato l’avvocato di Vantaggiato, Franco Orlando – certo è che fino a questo momento non è mai stato possibile individuare con esattezza, all’infuori di quel che si vede nelle immagini delle telecamere del chiosco di via Galanti, il punto esatto in cui si trovava il mio assistito in quei frangenti». Una cosa è certa se la richiesta dovesse essere accolta e Vantaggiato dovesse lasciare il carcere per il sopralluogo dinnanzi al Morvillo, l’operazione avverrebbe in gran segreto, probabilmente nelle ore notturne così come è accaduto nei giorni successivi all’attentato, quando i reparti speciali simularono l’esplosione. La presenza di Vantaggiato sul luogo del delitto attirerebbe molta attenzione in un momento in cui si vorrebbe tornare alla normalità.
Lucia Pezzuto
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