BRINDISI- Accetto con tutta serenità la decisione del presidente di sospendermi. Chiedo scusa a tutti per i modi, ma l’intervento andava fatto. Confermo di essere a completa disposizione della società e di tutti quelli che vogliono la mia collaborazione”.
L’intenzione, anche da parte del direttore generale Enzo Carbonella, sembra essere quella di gettare acqua sul fuoco dopo il battibecco che il dg brindisino ed il presidente Antonio Flora hanno avuto martedì nel corso in una trasmissione televisiva.
“Tutto quello che faccio – dice nella premessa – è per la maglia e per l’amore nei confronti del calcio brindisino”.
Poi, inizia il racconto della serata: “Ero a cena – spiega Carbonella – con il mister Ciullo ed il consulente di mercato del Brindisi, Gerry Palomba (che è anche procuratore di alcuni giocatori brindisini, ndR), guardando ciò che accadeva in trasmissione”. In seguito ad alcune dichiarazioni del presidente in merito al mercato, al direttore generale è sembrato d’obbligo intervenire: “So che il presidente – precisa- non ce l’aveva con me, sono stato io stesso che mi sono battuto per portare Flora in città. Senza il suo intervento, avremmo fatto una brutta fine”. Quindi, entra più nel dettaglio: nodo del contendere, la rivelazione che, dopo un faccia a faccia tra presidente ed allenatore, era stata ventilata l’ipotesi che alcuni giocatori avrebbero potuto andar via a dicembre, anche in seguito all’intenzione di Flora di lavorare sulla prossima sessione di mercato con il solo ausilio del tecnico. “Sono iniziati ad arrivare i messaggi dei giocatori – prosegue –, in 5 minuti è successo il finimondo. Ho dovuto intervenire per forza maggiore per chiudere un certo tipo di discorso che stava cominciando a creare problemi seri. Si sarebbe aperta una frattura enorme”. Una situazione di smarrimento che aveva riguardato anche Ciullo: “Anche il mister – sottolinea Carbonella – era spaventato ed aveva deciso di dimettersi, siamo riusciti a fargli cambiare idea, ricordando il nostro progetto”.
Il direttore generale attualmente sospeso ripercorre quello che è stata la sua storia recente in quel di Brindisi: “Dopo il mio arrivo – aggiunge – abbiamo rimesso in piedi una baracca allo sfascio, e questo lo abbiamo fatto anche grazie all’apporto del presidente. Abbiamo sistemato le vertenze anche con l’aiuto di alcuni amici nell’arco di 24 ore. E per quanto mi riguarda, smentisco di avere interessi di alcun tipo, tanto che ho deciso di tornare a lavorare qui, gratis, lasciando il posto di allenatore dell’Ostuni”.
Carbonella inoltre difende l’operato di Palomba: “Non è solo un consulente di mercato – prosegue – è una persona professionale, che lavora con calciatori di serie A, B e C. Si è innamorata di questa città, vuole costruire qualcosa di importante, facendolo in maniera completamente gratuita. Con il presidente, suo figlio ed il direttore sportivo abbiamo iniziato a lavorare per costruire questa squadra”.
Ora, archiviate le polemiche, si pensa all’avversario di domenica: al Fanuzzi è il turno della Progeditur Marcianise di mister Antonio Fogliamanzillo, che arriva a Brindisi da capolista.
Francesco Trinchera
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