Carabinieri contro la legge di stabilità: “A pagare sono sempre i cittadini”

ROMA- Arrivano le prime reazioni alla legge di stabilità proposta alle Camere dal governo presieduto da Enrico Letta. E non sono delle più entusiaste.  A criticarla duramente anche i carabinieri.

I carabinieri del consiglio centrale di rappresentanza sono più che critici nei confronti dei provvedimenti contenuti nel testo del Ddl. «Il Cocer carabinieri – si legge in una nota ufficiale – dopo una preliminare valutazione del Ddl, esprime sconcerto, delusione e preoccupazione per quanto proposto dal governo che, ancora una volta, si disinteressa delle condizioni di vita e di servizio di chi, quotidianamente, garantisce la sicurezza nel paese, giungendo anche all’estremo sacrificio, quando necessario».

L’organismo di rappresentanza dei militari dell’arma, rappresentato nel sud d’Italia dal maggiore Nicola Candido,  puntano il dito  soprattutto, ma non solo, contro il blocco del rinnovo contrattuale previsto anche per il 2014. «Sembra infatti che ai soliti discorsi sull’importanza del ruolo svolto dai carabinieri nella società, pronunciati sempre da tutti in occasione di eventi tristi per l’Arma, non faccia mai seguito un intervento concreto in favore degli stessi che si vedranno bloccato il rinnovo contrattuale anche per il 2014, che subiranno gli effetti negativi del turnover limitato, che saranno colpiti da ulteriori penalizzazioni previste dalla manovra finanziaria». L’organo di rappresentanza dell’Arma accusa il governo di non aver interpellato chi di dovere in fase di stesura del testo e annuncia di voler intraprendere tutte le azioni necessarie a far valere i diritti di tutti gli uomini e le donne in uniforme. «La sicurezza del Paese sicuramente ne risentirà ma questo sembra non interessi al governo che avrebbe la possibilità di recuperare diversamente le risorse, riducendo, una volta per tutte, in concreto, i costi della politica, a partire dal finanziamento pubblico ai partiti. In realtà, si finisce sempre a colpire chi giornalmente tutela i cittadini».

BrindisiOggi

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