FRANCAVILLA FONTANA- Quello che la magistratura ha chiamato “sistema Francavilla”, il complesso meccanismo d’illegalità diffusa che farebbe muovere le cose nella città degli Imperiali, è al centro del dibattito politico cittadino. «Non possiamo assistere inermi alla distruzione dell’immagine della nostra Francavilla – tuona il coordinatore cittadino di Noi Centro, Mimmo Bianco – Non possiamo permettere che il sacco della nostra città, perpetrato da decenni di malaffare e di commistione politico-amministrativa, lasci esanime un tessuto sociale ed economico piegato e prostrato al potente di turno». Secondo Bianco, anche il prossimo appuntamento elettorale nasconde delle insidie che potrebbero agevolare la permanenza di un modo di gestire la cosa pubblica poco trasparente. «In questa fase di preparazione alle prossime amministrative si stanno tentando aggregazioni e coalizioni che propongono un rinnovamento solo di facciata e che, invece, conservano al proprio interno il seme della vecchia cattiva politica che con il rinnovamento non vuole avere proprio nulla a che fare, pronto solo a rinascere ed a riappropriarsi della (mala) gestione della cosa pubblica».
Un avvertimento, quello di Bianco, lanciato ai propri concittadini ai quali, vista la situazione, il coordinatore di Noi Centro chiede un atto di coraggio, per lasciarsi dietro gli anni bui. «I cittadini di Francavilla hanno la grande responsabilità di comprendere le finalità occulte che si celano dietro queste nuovi “progetti politici” e di emarginare i loro promotori, senza se e senza ma.
I francavillesi, questa volta, devono tirare fuori tutto il loro coraggio e, reagendo alle giuste considerazioni del procuratore Cataldo Motta, dovrebbero una volta per tutte rompere il legame clientelare con chi chiede loro il voto in cambio del miraggio di un posto sicuro o di una facile scorciatoia ai propri problemi».
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