BRINDISI- Canale Patri esonda. Montagne di acqua e detriti invadono le campagne e le abitazioni vicine, all’interno ci sono famiglie che restano bloccate nelle loro case. L’acqua entra nella cucina, in camera da letto. Ovunque.
L’auto non si può prendere. Le case lungo il canale sono circa una ventina. Alcune nate 50 anni fa, ristrutturate e messe a nuovo. Per il Comune sono abusive anche se i proprietari dicono di pagare le tasse compresa la nuova Imu, e la vecchia Ici. Lamentano l’assenza dei soccorsi, dicono di aver chiamato ininterrottamente le forze dell’ordine ma qui non hanno visto nessuno. Maria Rosa De Marco vive qui con i suoi figli e nipoti, la mattina dopo l’alluvione stanno svuotando le stanze d’acqua. “Abbiamo chiamato ininterrottamente- afferma Maria Rosa- ma non è venuto nessuno. Avevamo due bambini piccoli. Dicono che siamo abusivi però i nostri soldi se li prendono quando paghiamo le tasse”.
Le telefonate al centralino dei vigili del fuoco nella giornata di ieri sono state centinaia, i pompieri si sono distribuiti nelle emergenze in tutta la provincia. Ma alcune situazioni sono rimaste scoperte.
La sua rabbia nella video-intervista a BrindisOggi
Lucia Portolano
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