Tartarughine “brindisine” e il loro primo tuffo in mare

BRINDISI- Hanno trovato la via del mare, ieri pomeriggio, le 31 tartarughe della specie caretta-caretta, le cui uova si erano schiuse il 4 ottobre scorso in località Giancola, lungo il litorale brindisino. Sotto gli occhi emozionati della dottoressa Paola Pino d’Astore, referente per il Centro Recupero Tartarughe Marine della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, i piccoli rettili hanno assaporato i loro primi istanti di libertà. A vigilare sulle tartarughine c’era anche la polizia provinciale di Brindisi e un’unità della guardia costiera.

A livello internazionale, lo stato di conservazione della caretta caretta corrisponde a quello di specie in pericolo e ad alto rischio di estinzione in natura, per cui ogni azione di tutela è utile ai fini del mantenimento della specie. Si tratta di un evento, il ritrovamento delle uova sulla spiaggia brindisina, davvero eccezionale per il nostro territorio, solitamente evitato dalla queste tartarughe marine in favore delle spiagge della Sicilia meridionale. La straordinarietà del fenomeno necessita uno studio di approfondimento.

Le tartarughe marine della suddetta specie, infatti, prediligono nidificare sulle più tranquille spiagge di Lampedusa, Pantelleria e del ragusano, possibilmente lontano da occhi indiscreti e al riparo dalla folla estiva che invade le spiagge e rischia di danneggiare le delicatissime uova. Fortunatamente, alle 31 piccole è andata bene, avendo evitato i pestoni dei bagnanti e di essere scambiate per palline da racchettoni.

Mau.Di.

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