BRINDISI- Il parco Cillarese come area naturale protetta regionale , è quanto chiede il consigliere comunale Api, Fancesco Cannalire al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales. Dopo gli ultimi interventi dell’amministrazione comunale tesi non solo a migliorare la fruibilità del parco ma anche a tenere lontani i vandali, ed in virtù delle specie faunistiche ospitate, sarebbe arrivato il momento, dice Cannalire, di preservare l’area.
“Proprio la sua straordinaria estensione e l’armoniosa integrazione con il comparto urbano, fanno di questa zona umida un posto unico e lo rendono un fiore all’occhiello per i dettami urbanistici moderni. La sua unicità è riscontrabile anche dalle specie faunistiche rare che ospita come, per esempio, il chalcides chalcides (rettile), l’airone cenerino e la garzetta”. Quindi dice il consigliere di Api “Diviene quindi prioritario preservare tutta l’area, costituita da un invaso realizzato artificialmente (ca 75% dell’estensione) e da aree circostanti ospitanti un ampio rimboschimento (ca 25%) per un totale di 139 ettari, utilizzando ogni strumento giuridico attualmente in vigore.
La Legge quadro sulle aree protette n. 394 del 6 dicembre 1991 prevede al Titolo III (art.22-28), difatti, la possibilità di costituire aree naturali protette regionali, individuando le linee guida e demandando alle stesse Regioni le disposizioni attuative tramite propri provvedimenti.
Ed infatti la Regione Puglia con la Legge Regionale n.19 del 24 luglio 1997 e ss.mm.ii., in attuazione proprio della L. n. 394/91, ha recepito le norme per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette, demandando al Presidente della Giunta Regionale (art. 6) il potere di convocazione di apposita Conferenza di Servizi alla presenza di esperti e di rappresentanti di tutti gli enti coinvolti. Premesso ciò sarebbe auspicabile che l’Amministrazione comunale attivasse ogni procedura presso la Regione Puglia finalizzata a richiedere l’immediata convocazione della CdS con l’obiettivo di rendere il Parco del Cillarese un’area naturale protetta regionale- e conclude- a mio avviso l’attribuzione di area protetta sarebbe un’occasione in più per la nostra città e per il parco stesso di portare all’attenzione di livelli istituzionali maggiori, una peculiarità che merita essere esportata quale esempio di alto standard di qualità della vita”.
BrindisiOggi
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