ROMA- Il gasdotto della Tap non approderà sulla costa brindisina, ora è certo. La Trans-Adriatic Pipeline ha presentato proprio questa mattina al Ministero dell’Ambiente l’aggiornamento dello Studio di Impatto Ambientale e Sociale per il punto d’approdo in Italia del gasdotto e per le infrastrutture dell’opera in territorio italiano. Il punto indicato come ideale per far passare la conduttura del gas è l’area di Melendugno, nella provincia di Lecce. Dopo anni di studio Brindisi è risultata inadeguata.
“Per tre anni abbiamo studiato il territorio di Brindisi e quattro macro rotte, le quali non hanno offerto un punto di approdo tecnicamente adeguato e sicuro per l’ambiente” ha dichiarato Giampaolo Russo, Amministratore Delegato di TAP Italia.
Nel documento, consegnato oggi, tutte le varianti al progetto che consentiranno di proseguire la procedura della Via aperta lo scorso anno. In particolare tra le principali modifiche : lo spostamento del punto di approdo a San Foca tra il Lido di San Basilio e lo stabilimento Chicalinda il cui impatto sul litorale sara’ evitato con l’uso del microtunnel (lungo circa 1.500m) che passera’ 10 metri sotto la spiaggia; la riduzione e l’ottimizzazione del posizionamento del Terminale di Ricezione nel territorio del comune di Melendugno per un totale di 12 ettari di cui solo 3.500 mq occupati da edifici; la riduzione significativa delle emissioni di CO2 da parte del Terminale grazie all’utilizzo di riscaldatori elettrici.
” La TAP – ha aggiunto Russo – si e’ fatta carico di un’enorme mole di lavoro per assicurare la costruzione di un progetto in tutta sicurezza, tecnicamente solido e rispettoso dell’ambiente e del territorio pugliese. La nuova documentazione tiene in debita considerazione le osservazioni che sono state presentate, ma non solo, accoglie anche i commenti che abbiamo raccolto sul campo durante gli incontri diretti con i cittadini e le istituzioni del territorio”.
Lu. Pez.
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