BRINDISI- Dal grande schermo al palcoscenico per far innamorare il pubblico: giovedì 23 gennaio, alle ore 20.30, va in scena al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi “Magnifica presenza”, adattamento per la scena dell’omonimo film (2012) di Ferzan Özpetek, uno dei capolavori più rappresentativi della filmografia del regista italo-turco. Lo spettacolo vede protagonisti Serra Yilmaz e Tosca D’Aquino, affiancati da un cast potente, in una produzione firmata Nuovo Teatro in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana. Biglietti disponibili su rebrand.ly/MagnificaPresenza e al botteghino del teatro, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 13 e dalle 16.30 alle 18.30. Info T. 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.
“Magnifica presenza” ruota attorno al personaggio di Pietro (Erik Tonelli), un giovane pasticciere catanese che insegue il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo. La speranza di una svolta nella sua carriera lo conduce a trasferirsi a Roma, dove inizia a lavorare in un panificio per mantenersi. Özpetek colloca la scena, al cinema come al teatro, all’interno di una palazzina d’inizio Novecento, nel quartiere romano di Monteverde. È qui che gli attori di una stravagante compagnia – con la capocomica Lea impersonata da Serra Yilmaz – tragicamente morti durante la Seconda Guerra Mondiale, ancora “abitano”, insieme alle loro storie, alle loro inclinazioni e ai loro desideri. Compatito dalla cugina Maria (interpretata da Tosca D’Aquino), che cerca di guarirlo da queste continue allucinazioni, Pietro tenterà invece di rimanere in contatto con queste presenze cercando di capire le ragioni che ancora le trattengono nel presente. Oltre a Yilmaz, D’Aquino e Tonelli, completano il cast, nei ruoli dei vari componenti della defunta compagnia, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Fabio Zarrella e Sara Bosi, che vediamo anche al cinema nell’ultimo lavoro di Özpetek, “Diamanti”.
Con questa produzione, Ferzan Özpetek prosegue il percorso inaugurato con “Mine vaganti” portando sul palcoscenico un altro dei suoi film più amati. Lo spettacolo, che dura novanta minuti, è un viaggio che fonde sogno e verità, amore e cinismo, cinema e teatro, mantenendo intatta quella cifra stilistica che identifica la poetica del regista. In “Magnifica presenza” Özpetek esplora il sovrannaturale con una sensibilità che richiama l’eredità di grandi autori come Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello sottolineando la convivenza tra il reale e il fantastico.
Le scene, curate da Luigi Ferrigno, sono un omaggio all’estetica visionaria di Özpetek. La colonna sonora, elemento centrale nello stile narrativo del regista, arricchisce lo spettacolo con una carica emotiva originale. Il testo teatrale riprende e approfondisce temi cari al regista, pieni di umanità e rispetto per le diversità. Tra questi, la memoria storica, incarnata dalla compagnia teatrale coinvolta nella Resistenza, e l’accettazione delle identità esplorate attraverso una narrazione mai didascalica. Pietro, nel suo viaggio di scoperta, approfondisce il legame con gli spettri che popolano la sua casa e affronta anche una trasformazione interiore che lo conduce a una nuova consapevolezza. Il loro spirito è intrappolato in una dimensione di vita-non vita e diventa il filo rosso che lega le esistenze e le speranze dei protagonisti, come un’ancora di salvezza in un mare di incertezze. Queste anime sono in attesa di una loro amica attrice che dovrebbe raggiungerli e questa ricerca si intreccia con la storia personale di Pietro creando un ponte tra passato e presente, tra individuale e collettivo.
Lo spettacolo appare come un’esperienza teatrale che combina dramma, commedia e spiritualità onirica, offrendo al pubblico un racconto polifonico in cui le emozioni si mescolano ai pensieri più profondi. La regia di Özpetek dona al palcoscenico una dimensione cinematografica amplificando il potenziale evocativo delle immagini e dei dialoghi: le scene si susseguono con un ritmo che alterna momenti di leggerezza ad altri di intensa introspezione, in un crescendo che culmina in una conclusione carica di significato. Özpetek conferma la sua capacità di tradurre la magia del grande schermo in un linguaggio teatrale che non rinuncia alla complessità e all’eleganza della narrazione cinematografica. “Magnifica presenza” è uno spettacolo che parla al cuore degli spettatori, ma anche alla loro intelligenza, invitandoli a riflettere sui temi dell’identità, della memoria e della capacità umana di trasformare il dolore in bellezza.
Serra Yilmaz, pilastro del cast, interpreta una capocomica affascinante e consapevole della propria condizione ultraterrena. Il suo personaggio è stato creato appositamente da Özpetek per la trasposizione teatrale aggiungendo una profondità inedita all’opera. Lea, con il suo abito luccicante, attraversa il confine tra l’essere e il non essere incarnando la memoria e la nostalgia di un mondo che non c’è più. Pietro, invece, rappresenta la ricerca di senso e la capacità di accogliere il diverso, il misterioso, l’inaspettato. Nel complesso, un universo narrativo unico nel quale il confine tra reale e immaginario si dissolve lasciando spazio a una intensa esplorazione dell’animo umano.
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