INTERVENTO/ “Le dimissioni dell’amministratore della BMS, Gianvito Morelli, alimentano una serie di dubbi e di interrogativi per le modalità utilizzate e per i tempi della decisione. Solo qualche giorno addietro infatti il consiglio comunale era stato chiamato, a nostro avviso irritualmente, a dare disposizioni all’amministratore di attivare la procedura di composizione negoziata e alla giunta di prorogare i servizi svolti della BMS per il Comune. Ad oggi non ci sono evidenze e decisioni in tal senso, consolidando quindi una colpevole inottemperanza, da parte di giunta e amministratore, delle determinazioni del Consiglio comunale.
È chiaro che i dubbi, tecnici e politici, sollevati dalle minoranze durante il dibattito consiliare, abbiano destato preoccupazione e provocato un ulteriore approfondimento della questione della partecipata tra la maggioranza e nella BMS.
Ovviamente non passa inosservato che prima un revisore dei conti, con l’astensione dal parere di regolarità, ed oggi l’amministratore unico, con le dimissioni, prendano le distanze da un percorso amministrativo che forse solo qualcuno nella maggioranza di centrodestra reputa l’unica ancora di salvezza per la società in house.
Gli ostacoli riscontrati finora fanno intendere che, invece, la situazione è talmente compromessa da obbligare i protagonisti a prendere formalmente le distanze da queste scelte. Abbiamo posto le nostre preoccupazioni durante la conferenza dei capigruppo ma, come spesso sta capitando in questa consiliatura, abbiamo avuto la percezione, se non la certezza, che si stia sottovalutando pericolosamente la situazione critica della BMS. Ormai il grave stallo amministrativo, politico e gestionale che l’amministrazione comunale sta riversando sulla Brindisi Multiservizi, rischia di trasformarsi in un dramma sociale per i 150 lavoratori della partecipata. Se il percorso stabilito dal Consiglio Comunale è impraticabile, come fanno intuire prima il revisore dei conti e dopo l’amministratore dimissionario, lo si dica chiaramente. L’amministrazione comunale e la maggioranza di centrodestra si assumano tutte le responsabilità del fallimento delle scelte politiche assunte finora sulla pelle della BMS e nominino senza indugio un nuovo amministratore per tentare realmente il salvataggio della società.
Abbiano il coraggio perciò di convocare con urgenza il Consiglio comunale per revocare la delibera approvata il 23 settembre, che dispone la composizione negoziata, per ripianare immediatamente le perdite della società affinché si possa dare liquidità per ripagare i debiti e consentire, mediante un rigoroso piano industriale che tagli i privilegi, di rilanciare la società utilizzando tutti gli strumenti consentiti dalla legge per tutelare il posto di lavoro ai dipendenti e consentire così la continuità aziendale.”
Francesco Cannalire capogruppo consiliare PD
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