I medici celebrano la professione, una festa a metà: ” Troppe episodi di violenza nei confronti dei sanitari”

BRINDISI- L’Ordine dei Medici festeggia la professione ed  omaggia i colleghi che hanno raggiunto il traguardo dei 50 e dei 40 anni di laurea e l’ingresso dei neolaureati nella comunità medica odontoiatrica brindisina. Una cerimonia, svoltasi ieri a Tenuta Moreno, che quest’anno assume un duplice significato, da un lato il voler rinnovare il giuramento dei medici nei confronti di quella che è molto di più che una professione e dall’altro lanciare un grido d’allarme per tutti i professionisti impegnati nella sanità che negli ultimi tempi sono stati vittime di aggressioni.

In una sala gremita il presidente  dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Brindisi, il dott. Arturo Oliva , ha detto : “E’ un momento difficile, siamo passati da eroi , nel giro di due tre anni, a vittime sacrificali . Non so per quanto tempo saremo ancora disposti ad andare a lavoro, ad aiutare la gente , rischiando di essere bastonati. Ne stiamo sentendo di tutti i colori, si parla di manager della sicurezza, come se di manager non ne avessimo già tanti. Noi di manager , di parole vuote, di tavoli, di solidarietà , siamo veramente stanchi”. I medici che continuano ad operare sono gli stessi che durante l’emergenza Covid hanno sacrificato se stessi e le proprie famiglie ma oggi tutto questo sembra finito nel dimenticatoio. A farsi portavoce di questo disagio ieri sera era presente anche il presidente nazionale FNOMCeO,  dott. Filippo Anelli, che insieme al presidente Oliva per l’occasione ha consegnato una targa al Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi, dott. Antonio De Donno, in riconoscimento della sua vicinanza ai medici tutti. “ Oggi viviamo una situazione difficile, la violenza è endemica- ha detto il presidente nazionale Anelli- però in questo momento fa venire fuori tutte le contraddizioni del sistema , un sistema che da una parte esalta il ruolo del medico, perché tutte le indagini demoscopiche dicono che la fiducia degli italiani nel medico è altissima però allo stesso tempo tutti gli italiani vorrebbero che il loro medico fosse vicino, potesse parlare ed affrontare il dramma della malattia. Purtroppo l’organizzazione, il sistema , la carenza del personale porta i medici a non avere il tempo necessario ad esercitare bene la propria professione”. In un contesto così difficile importante è la vicinanza e la collaborazione con i rappresentanti della giustizia , da qui la presenza ieri  del Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi, dott. Antonio De Donno, e del vice Procuratore Pierpaolo Montinaro. In particolare il Procuratore De Donno ha detto: “ Abbiamo molti punti di contatto tra il mondo medico e l’investigazione, perché noi ci avvaliamo dell’opera dei medici e allo stesso modo loro hanno bisogno di interfacciarsi con noi per risolvere i problemi comuni. Da qualche anno abbiamo adottato un modello vincente quello di fare squadra , condividere le problematiche e risolverle prima che le criticità intervengono è un modello che deve essere seguito. Noi lo abbiamo attuato in modo sperimentale a Brindisi e ha dato ottimi risultati”.

Durante la cerimonia che ha visto il conferimento delle medaglie ai medici per i loro 50 e 40 anni di laurea , è stato presentato anche un nuovo progetto che l’Ordine dei Medici della provincia di Brindisi sta perseguendo da qualche tempo: la digitalizzazione dell’intero archivio in possesso dell’Ordine , oltre 6mila fascicoli e centinaia di documenti  che raccontano la storia di questa professione e dei loro protagonisti in terra di Brindisi. L’iniziativa è stata presentata dal dott. Francesco Prettico : “E’ un grande passo in avanti, del resto la digitalizzazione ci proietta nel futuro ed al tempo stesso ci consente di custodire il passato”.

Ed a proposito di guardare al futuro, un riconoscimento in particolare è stato consegnato alle equipe dell’Ematologia e del Centro Trasfusionale dell’ospedale Perrino di Brindisi, rappresentato dal dott. Domenico Pastore e dalla dott.ssa Antonella Miccoli. Entrambi stanno lavorando da tempo sull’impiego di terapie cellulari con CAR-T, una terapia innovativa in campo onco-ematologico che offre una possibilità di cura a pazienti con Linfomi non Hodgkin o con leucemie linfoblastiche che sono andati incontro a ricaduta dopo una o più terapie convenzionali.

Al termine della serata , come è oramai di consuetudine si è svolto  il giuramento dei neolaureati.

 

 

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