INTERVENTO/ La BMS e i suoi lavoratori hanno il diritto di guardare al futuro con serenità. È finito il tempo delle decisioni “tampone” che non risolvono le difficoltà in cui l’azienda si trova ormai da tempo.
La BMS è una realtà aziendale ricca di professionalità che svolgono servizi indispensabili a favore dei cittadini e non può essere amministrata con scelte politiche scellerate.
La situazione attuale richiede un cambio di passo nelle scelte politiche e amministrative, per evitare che le promesse non mantenute diventino una condanna per l’intera azienda.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil unite per uno sciopero il prossimo 3 settembre per smuovere – finalmente – qualcosa.
Nonostante le promesse ripetutamente disattese, l’Amministrazione Comunale di Brindisi non ha ancora presentato il “Piano di ristrutturazione industriale e risanamento economico-finanziario 2024-2026”.
Questa assenza sta gettando l’intera comunità lavorativa in un limbo insostenibile.
Sebbene sia stato garantito il pagamento degli stipendi fino a dicembre 2024, questo rappresenta solo una toppa temporanea su una falla ben più profonda.
Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil non resteranno a guardare: continueranno a lottare con determinazione per ottenere soluzioni reali e immediate, che possano davvero proteggere il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
Se non verranno presi provvedimenti concreti e tempestivi, le azioni sindacali si intensificheranno fino a ottenere le garanzie necessarie per la sopravvivenza della BMS. Per questo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil annunciano una giornata di sciopero il 3 settembre p.v. con relativo sit-in presso Piazza Matteotti, dalle ore 9:00 alle ore 13:00
FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTRASPORTI UIL
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