Fondazione San Raffaele, il presidente: “Ci siamo rivolti per primi alla Magistratura”

INTERVENTO/ In relazione alle notizie di stampa pubblicate da vari quotidiani locali e nazionali in merito ad un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato aperto presso la Procura della Repubblica di Brindisi sulla base di segnalazioni del Consigliere Amati, della Regione Puglia e della Asl Br in ordine a presunte ma inesistenti irregolarità a carico della Fondazione San Raffaele, la stessa comunica di essersi anch’essa rivolta, ben prima, alla Procura con ben 4 dettagliate segnalazioni su atti, fatti e comportamenti lesivi dei propri diritti.

Appare, peraltro singolare il silenzio del Presidente Emiliano al quale la Fondazione ha sempre manifestato la propria disponibilità ad esaminare congiuntamente le possibili soluzioni chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico che a prescindere dalle rispettive posizioni giudiziali, potesse individuare un percorso condiviso soprattutto a garanzia dei malati e del personale della Fondazione. Per tutta risposta riceviamo quotidiani proditori attacchi dal Consigliere Amati quasi fosse l’Assessore alla Sanità e Delibere della Asl contraddittorie e basate su dati non corretti, puntualmente sospese dal Tar di Lecce.

In ordine alle prese di posizione delle OOS, pur rispettando la loro piena autonomia ed il diritto alla tutela dei lavoratori, rileva che proprio dai provvedimenti regionali, privi di copertura economica e sottoposti al vaglio della Corte Costituzionale e dalle Delibere Asl viene messa in discussione la loro continuità lavorativa.

Non può non rilevare come ad esempio la Fials che aveva sempre sostenuto l’eccellenza della struttura e la preparazione dei medici ed operatori abbia inopinatamente mutato il proprio atteggiamento contraddicendo financo le numerose dichiarazioni del proprio rappresentate Pino Carbone che più volte ha sollecitato interventi a favore dei propri iscritti.

La Fondazione riconferma la piena fiducia nella Magistratura le cui decisioni rispetterà come ha sempre fatto e ribadisce la richiesta di un tavolo tecnico – sin qui negato dalle istituzioni regionali – con tutte le parti coinvolte che possa affrontare con serietà e serenità tutta la vicenda.

Firmato

Il Presidente

Sergio Pasquantonio

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