Operaio inghiottito dal fango, i colleghi: “Non abbiamo potuto fare nulla”

FRANCAVILLA FONTANA- È morto sotto gli occhi dei suoi colleghi e dei vigili del fuoco di Francavilla Fontana che hanno cercato fino all’ultimo di salvarlo da quell’atroce destino e dei passanti che nulla hanno potuto per opporsi a quello che stava accadendo. Angelo Reschi, l’operaio 38enne di Aradeo della ditta di costruzioni “Fiocca Vincenzo” di Galatina, nel leccese, è stato inghiottito dal fango nella fossa in cui stava lavorando, intorno alle 9.30, in via Barbaro Forleo,  a pochi metri dal Comune di Francavilla Fontana.

Ancora da chiarire la dinamica dei fatti: la ditta di Reschi stava effettuando degli scavi per conto dell’Acquedotto pugliese. Nei pressi dell’operaio, infatti, agiva, in quei momenti, anche una pala meccanica. Per cause ancora ignote, all’improvviso, la tubatura nei pressi di Angelo Reschi si è rotta, riversando su di lui con violenza acqua e fango. In pochi secondi la fossa nella quale l’operaio lavorava si è trasformata nella sua tomba. A nulla sono serviti gli sforzi dei colleghi e dei vigili del fuoco, impegnati a cercare di tirarlo via dalla trappola mortale: Reschi è morto inghiottito dal fango.

Un pompiere è rimasto ferito nel tentativo estremo di estrarlo ancora vivo da quelle sabbie mobili. I colleghi disperati hanno detto : “Non abbiamo potuto fare nulla per salvarlo”.

Sul posto sono giunti gli ispettori dello Spesal e i carabinieri che cercheranno di fornire qualche certezza e di indicare eventuali responsabilità, provando a ricostruire i tragici fatti di questa mattina. Il pm di turno, Manuela Pellerino, intanto, ha inviato sul posto il medico legale Antonio Carusi, il quale deciderà se è il caso di effettuare l’autopsia sul corpo dell’operaio 38enne.

Maurizio Distante

Foto Damiano Tasco

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