INTERVENTO/ La posizione espressa in conferenza stampa dal sindaco Marchionna per cercare di chiarire gli aspetti normativi del finanziamento e dei lavori per la pista ciclabile di viale Aldo Moro rappresenta, plasticamente, la contraddizione di almeno una parte di questa amministrazione comunale.
In merito all’iter burocratico non è accettabile che, dopo mesi e mesi in cui le fandonie del già consigliere comunale di opposizione ed oggi assessore Gianluca Quarta ci hanno perseguitato, si cerchi di far passare l’ovvietà del rispetto di leggi e norme come una conseguenza subita.
Ad un amministratore serio non è consentito un comportamento irresponsabile infarcito di bestialità propagandistiche o, peggio, pressappochista con una scarsa conoscenza della legislazione vigente.
Per questo chi ieri soffiava con consapevolezza, come l’assessore Quarta, sul fuoco della rabbia dei cittadini e commercianti, a causa di criticità dovute alla concreta impossibilità di definire i tempi dei lavori della pista ciclabile, verificatosi tra l’altro anche in questi ultimi mesi, fomentando raccolte firme e promettendo l’irrealizzabile, non può continuare a farsi scudo del sindaco nascondendosi dietro un colpevole mutismo.
Non abbiamo mai negato il fatto che la realizzazione della pista ciclabile su viale Aldo Moro avesse prodotto criticità oggettive, dovute principalmente ad una profonda trasformazione viaria, che abbiamo affrontato con obiettività e verità, immedesimandoci nei cittadini esausti.
È necessario, perciò, un atto di chiarezza e di lealtà al cospetto di quei cittadini sedotti e traditi dal già consigliere d’assalto sempre armato di telefonino Gianluca Quarta, che sono stati scientemente raggirati con impegni fuorvianti e inattuabili per uno scopo prettamente politico-elettorale.
Oggi il sindaco, e non poteva essere diversamente, ha messo la parola fine alla telenovela delle pista ciclabile di viale Aldo Moro confermando l’impostazione amministrativa e dei lavori del progetto originario e al contempo commissariando di fatto l’assessore Gianluca Quarta che, a questo punto deve necessariamente trarne le conseguenze, ridando dignità al ruolo che ricopre e rassegnando le dimissioni per manifesta incapacità.
I cittadini pretendono, a ragione, trasparenza e verità dagli amministratori e il comportamento irresponsabile di pochi non può ricadere sulla maggior parte della classe politica cittadina che, tra mille difficoltà, cerca ogni giorno di contribuire al miglioramento delle condizioni di vivibilità dei cittadini di Brindisi con serietà e dedizione.
I consiglieri Comunali Pd Francesco Cannalire, Alessio Carbonella e Denise Aggiano
Non ci sto capendo molto, sono confuso: la pista ciclabile si fa,si toglie o tutto resta congelato così com’è? Chi ha ragione? Chi torto? Solo una cosa è chiara e ineludibile: saremo sempre e solo noi cittadini a pagarne le spese. Che amarezza!