OSTUNI- All’esito dell’istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Brindisi, il Questore di Brindisi, ha emesso un provvedimento di sospensione, per la durata di 10 giorni, dell’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande per motivi di ordine e sicurezza pubblica nei confronti del titolare di un locale della Città Bianca. La suddetta attività ha preso avvio dalla proposta formulata dal Commissariato di Polizia di Ostuni a seguito delle risultanze di un servizio finalizzato al contrasto del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti effettuato con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce. Difatti, lo scorso febbraio, i poliziotti, nell’ambito di un controllo presso un’attività commerciale, arrestavano in flagranza di reato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” il figlio del titolare colto nell’atto di sigillare un involucro di cellophane con all’interno una sostanza di colore bianco – risultata essere cocaina – nell’interrato del locale stesso al quale si accedeva tramite una botola. Gli agenti rinvenivano, altresì, ulteriori due involucri con il medesimo contenuto occultati all’interno dello slip dell’uomo per un peso complessivo di oltre 11 grammi e un bilancino elettronico di precisione. Dai successivi approfonditi accertamenti effettuati dal personale della Squadra Amministrativa della Questura emergeva che il locale era un abituale ritrovo di persone pregiudicate e con precedenti di polizia e luogo per il contatto, l’acquisto e la successiva consumazione di sostanze stupefacenti. Gli esiti della complessiva attività di verifica portavano a concludere per la sussistenza della pericolosità per la collettività e per l’ordine pubblico, tanto da ritenere necessaria, per la tutela degli avventori, l’adozione in funzione preventiva del provvedimento inibitorio.
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